Proteggere e ripristinare i sistemi naturali è essenziale per l’equilibrio ecologico, la resilienza economica e la crescita sostenibile a lungo termine. Via via che acquisiamo consapevolezza dei rischi e delle opportunità associati alla natura e implementiamo strategie di mitigazione e adattamento, i processi e i principi rigenerativi andranno a integrarsi nel nostro modello economico e nelle rispettive filiere del valore. Il valore dei flussi di capitale naturale sarà inevitabilmente prezzato nel processo decisionale finanziario.
In questo scenario in costante evoluzione, le aziende che puntano su esternalità non ancora prezzate, un’eccessiva estrazione di risorse primarie, processi inquinanti e catene del valore frammentate e poco reattive dovranno fare i conti con difficoltà strutturali. Per contro, le aziende che utilizzano input rinnovabili oppure ottenuti con processi rigenerativi, processi a ciclo chiuso, tecnologie digitali per ottimizzare i processi, catene di fornitura integrate e intelligenti, oltre a modelli operativi basati sui servizi, saranno ben posizionate per cogliere le opportunità che scaturiscono dalla transizione verso un’economia nature-positive.
Valutare i rischi e le opportunità della natura2