La sostenibilità in Lombard Odier I Lombard Odier

la sostenibilità sarà il motore dei rendimenti.

Un’importante transizione verso la sostenibilità è già in atto: modificherà radicalmente l’economia globale, il modo in cui le aziende operano e in cui le famiglie consumano. È alimentata da forze inarrestabili: politiche pubbliche, innovazione tecnologica, comportamento dei consumatori e fattori di mercato. Sta accelerando per realizzare un cambiamento simile a quello della rivoluzione industriale, ma alla velocità della rivoluzione digitale.

Questa nuova realtà modificherà i parametri d’investimento perché ha bisogno di un insieme specifico di competenze finanziarie e di una struttura di riferimento per intercettare nuove fonti di alfa e nuovi pool di profitti, valutando al contempo i rischi precedentemente latenti. Avvalendoci di un approccio scientifico e lungimirante, adattiamo i portafogli a questo nuovo panorama economico e creiamo nuove strategie che perseguono obiettivi di rispetto della natura e di allineamento al cambiamento climatico.

Oggi la sostenibilità è una delle principali determinanti del rischio e del rendimento. Questa forte convinzione che ispira gli investimenti di Lombard Odier Investment Managers forgia la nostra etica, il nostro approccio d’investimento e le nostre soluzioni.

limiti operativi di sicurezza.

Il nostro attuale modello economico sta spingendo il mondo oltre i limiti operativi di sicurezza, creando un'emergenza ambientale. Ideati dal professor Johan Rockström, direttore del Potsdam Institute for Climate Impact Research, i confini planetari definiscono le soglie entro le quali l'umanità può sopravvivere, svilupparsi e prosperare per le generazioni a venire. Il superamento di queste soglie aumenta le probabilità di cambiamenti ambientali su larga scala e/o irreversibili, destabilizzando i sistemi vitali della Terra. Con ogni confine planetario attraversato, i rischi e i costi aumentano.

Figura 1: Confini planetari.

Fonti

Fonti: analisi LOIM; sulla base di Rockstrom et al (2015), aggiornata sulla base di Transformation is Feasible Report di Randers, Rockstrom et al (2018). Solo a scopo illustrativo. 1) Rapporto IPCC Global Warming of 1.5C (2019). 2) World Wildlife Fund e Boston Consulting Group (2015). 3) BBC/EPA. 4) FAO (2015). 5) UNEP (2016). 6) Indice del pianeta vivente. 7) OCSE (2016). 8) Trucost (2013).

un'economia dipendente dalla natura.

Le trasgressioni dei confini planetari creano un rischio enorme per l'economia globale, minacciando la nostra più grande fonte di ricchezza: almeno 44 trilioni di dollari di PIL, ovvero il 51% dell'attività economica globale, è da moderatamente a fortemente dipendente dalla natura.¹ Se il pianeta raggiunge un punto di svolta, così fa anche tutto ciò che supporta. Un pianeta sano è essenziale per la prosperità economica: industrie da trilioni di dollari dipendono in modo critico dal capitale naturale e sono messe a rischio dal degrado della natura.

Adattare il nostro modello economico a un modello bio-sostenibile non è una ricerca estetica o etica: è necessario per la stabilità e la sostenibilità dei processi economici. Affinché le autorità governative possano regolamentare in modo efficace e affinché le imprese adottino solide strategie aziendali, è essenziale un contesto planetario stabile.

Per rispettare e preservare le risorse e gli ecosistemi del pianeta, dobbiamo allontanare l'economia da un "modello take-make-waste" che prende più di quanto sia sostenibile, rende più di quanto ci serve e spreca la maggior parte di ciò che produciamo. Dobbiamo invece passare a una bioeconomia rigenerativa e circolare che combini la creazione di valore incentrata sulla natura e una migliore economia. Questo nuovo modello preserva la natura attraverso l'efficienza delle risorse e modelli di business orientati ai risultati, chiudendo al contempo il ciclo verso l'eliminazione dei rifiuti.

La chiamiamo economia CLIC® perché è circolare, snella, inclusiva e pulita.

Fonti.

[1] World Economic Forum, 2020.