investment viewpoints

Cogliere attivamente il potenziale dei “fallen angel”

Actively exploiting potential in fallen angels
Anando Maitra, PhD, CFA - Head of Systematic Research and Portfolio Manager

Anando Maitra, PhD, CFA

Head of Systematic Research and Portfolio Manager
Ashton Parker - Head of Credit Research

Ashton Parker

Head of Credit Research

C’è un motivo se una società viene declassata al rating high yield; un approccio attivo ci permette di capirlo ed evitare così le obbligazioni che rischiano di subire ulteriori downgrade e penalizzare la performance. Spieghiamo perché l’analisi del credito è così importante e presentiamo il nostro approccio attraverso due casi di studio.

Nei precedenti approfondimenti di questa serie abbiamo illustrato i driver di performance dei “fallen angel” e le prospettive favorevoli dell’offerta e abbiamo visto come l’inclusione dei “fallen angel” in un portafoglio possa migliorare i rendimenti complessivi corretti per il rischio.

 

 

Da sapere

  • I “fallen angel” sono esposti a maggiori probabilità di sofferenza e rischi idiosincratici e necessitano di una analisi creditizia bottom-up più approfondita e rigorosa rispetto ad altri titoli con rating BB.
  • La concentrazione e quindi la performance dei “fallen angel” sono spesso collegate a driver settoriali e questo evidenzia la necessità di affidarsi a specialisti settoriali del credito in grado di analizzare l’intero spettro dei rating da investment grade a high yield.
  • La nostra strategia Fallen Angels Recovery è concepita per cogliere le opportunità relative da un punto di vista sistematico e identificare i “falling knife” tramite la ricerca creditizia specializzata.
  • Per illustrare il funzionamento della nostra analisi creditizia presentiamo due casi di studio: Ford Motor1 come esempio di “fallen angel” e Adler1 di “falling knife”.

 

Farsi strada tra le turbolenze dei tassi

I “fallen angel” sono esposti a rischi di lungo termine potenzialmente più elevati , benché compensati da valutazioni significativamente inferiori. Le probabilità di sofferenza dei “fallen angel” (figura 1) sono simili a quelle del comparto high yield nel suo insieme, nonostante la differenza di rating. Ciò è dovuto al fatto che i rating creditizi hanno un certo momentum e, pertanto, un’obbligazione declassata può essere maggiormente a rischio di subire ulteriori downgrade. In altre parole, c’è un motivo se una società viene declassata alla fascia high yield e gli investitori devono essere convinti che un’azienda possa risolvere eventuali criticità in modo da evitare ulteriori downgrade del rating.

All’interno del segmento è importante distinguere tra “fallen angel”, con una qualità del credito stabile in area BB, e “falling knife”, che rischiano un ulteriore deterioramento del rating di credito e un potenziale default. Le varie obbligazioni sono declassate per motivi diversi e i rischi idiosincratici svolgono un ruolo di primo piano nell’universo dei “fallen angel”. Tali rischi sottolineano l’importanza di una rigorosa ricerca creditizia bottom-up.

 

Figura 1. Tassi di sofferenza dei “fallen angel” nel settore delle obbligazioni societarie USA, 1994-2022

Fonte: indici Bloomberg, calcoli LOIM. Dati a marzo 2023. Per “sofferenza” si intende un prezzo di uscita di un’obbligazione dall’universo pari o inferiore a 50. A soli fini illustrativi. I risultati passati non costituiscono una garanzia di rendimenti futuri.

 

Sfruttare il premio legato ad una eccessiva reazione del prezzo

L’esposizione a settori sotto pressione permette di sfruttare il premio per le reazioni eccessive offerto spesso dai “fallen angel”. I titoli dei settori che subiscono forti pressioni sui rating tendono a reagire eccessivamente e al loro interno i “fallen angel” sono quelli che ne risentono di più.

Come mostra la figura 2, ad esempio, nel 2002 si è verificato un elevato aumento dei “fallen angel” nel settore tecnologia e telecomunicazioni. A metà decennio i downgrade sono stati dominati dal settore auto. La concentrazione nel settore bancario è salita dopo la crisi finanziaria del 2008 e ha toccato un massimo dopo la crisi del debito sovrano dell’eurozona nel 2011. Il settore dell’energia è stato protagonista dei declassamenti nel 2016 a seguito del crollo delle materie prime e di nuovo nel 2020 a causa del calo dei prezzi dopo la crisi del COVID-19.

 

Figura 2. Ponderazione settoriale nell’universo dei “fallen angel”, 2001-2022

Fonte: indici Bloomberg, calcoli LOIM. Dati a marzo 2023. A soli fini illustrativi.

 

Di fatto, l’appartenenza settoriale dei “fallen angel” è cruciale per la loro performance se rappresenta quasi la metà della sovraperformance totale del segmento rispetto all’intero comparto high yield (figura 3), più dell’1% l’anno o più del 20% su base cumulata a 20 anni.

 

Figura 3. Sovraperformance settoriale dei “fallen angel” rispetto all’high yield su base cumulata, 2004-2022

Fonte: indici Bloomberg, calcoli LOIM. A soli fini illustrativi. Dati a marzo 2023. I risultati passati non sono indicativi dei rendimenti futuri.

 

L’importanza dell’appartenenza settoriale per la performance dei “fallen angel” accresce la necessità di affidarsi a specialisti settoriali in grado di analizzare l’intero spettro dei rating per individuare le opportunità e mitigare i rischi. Grazie all’esperienza decennale nel credito crossover di rating BBB e BB abbiamo sviluppato una prospettiva unica su tutte le categorie di rating e in particolare la soglia cruciale che separa la fascia IG da quella HY.

Conosciamo bene l’impatto delle vendite forzate sui “fallen angel” e disponiamo di team dedicati per riuscire a cogliere le eventuali anomalie nelle valutazioni e il recupero dei prezzi. Sappiamo come il mercato tende ad avere una reazione eccessiva e sappiamo sfruttare le opportunità che ne derivano. I nostri specialisti del credito sono organizzati per settore sull’intero spettro dei rating e hanno maturato anni di esperienza investendo in tantissimi “fallen angel” ed evitando accuratamente i “falling knife”.

 

Gestione attiva: filtri sistematici e analisi del credito

Cosa rende diverso il nostro approccio ai “fallen angel”? La nostra strategia si concentra su entrambi, alfa e beta, ed è concepita per cogliere le opportunità di investimento da un punto di vista relativo su base sistematica e identificare i “falling knife” tramite la ricerca creditizia dedicata. 

Da una prospettiva sistematica, i nostri filtri includono una preferenza per i nuovi “fallen angel” i cui prezzi hanno avuto una reazione negativa eccessiva rispetto ai loro omologhi. Di conseguenza, sottopesiamo i “fallen angel” declassati da più tempo. Privilegiamo anche i “fallen angel” con rating BB, con duration più brevi e quelli che hanno registrato la reazione più forte al downgrade in termini di spread creditizio.

I nostri analisti fondamentali del credito sono specialisti settoriali che effettuano un’analisi bottom-up dedicata mirata a escludere le obbligazioni esposte a un ulteriore deterioramento creditizio. Distinguiamo quindi i downgrade dovuti a una modifica temporanea del profilo finanziario di una società da quelli che rispecchiano un giudizio negativo sul suo profilo aziendale dilungo termine. Il motivo del declassamento di un titolo è quindi importante perché determina il suo potenziale futuro e i rischi che corre. La nostra analisi ci permette di investire solo nei “fallen angel” che dovrebbero beneficiare di una stabilizzazione del credito e di un recupero dei prezzi.

Per vedere come funziona la nostra analisi del credito cliccare sulle schede in basso. Il caso di studio Ford1 mostra un esempio di “fallen angel” in cui investire, quello di Adler1 un esempio di “falling knife”.

Ottimizzare il potenziale di rendimento

I “fallen angel” offrono prospettive interessanti per gli investitori obbligazionari, ma il segmento non è affatto omogeneo. Per escludere i “falling knife” è necessario attuare un approccio attivo mirato a selezionare solo i titoli migliori e a mitigare i rischi legati alle obbligazioni esposte a ulteriori downgrade o default. Il nostro approccio abbina team dedicati di ricerca sistematica con quelli della ricerca fondamentale del credito  per filtrare l’universo e ottimizzare il potenziale di rendimento.

Come distinguere i “fallen angel” affidabili da quelli a rischio di ulteriore deterioramento? Scoprite qui la nostra strategia Fallen Angels Recovery.

Fonti

[1]  Gli eventuali riferimenti a società o titoli specifici non costituiscono una raccomandazione per l’acquisto, la vendita, la detenzione o l’investimento diretto in tali società o titoli. Non si deve in alcun modo ritenere che le raccomandazioni formulate in futuro genereranno una remunerazione o eguaglieranno la performance dei titoli discussi nel presente documento.

[2]  I casi di studio descritti nel presente documento hanno scopo puramente informativo e non sono da intendersi come una raccomandazione d’investimento né come una enunciazione esaustiva di tutti i fattori o le considerazioni potenzialmente rilevanti per un investimento nei titoli citati. I casi di studio sono stati selezionati per illustrare il processo d’investimento intrapreso dal Gestore rispetto a un certo tipo d’investimento, ma non possono essere rappresentativi del portafoglio presente o futuro di investimenti del Fondo nel suo insieme; è inoltre necessario tenere presente che, di per sé, non saranno sufficienti a fornire una panoramica chiara e bilanciata del processo d’investimento intrapreso dal Gestore o della composizione attuale o futura del portafoglio d’investimento del Fondo.

[3]  I casi di studio descritti nel presente documento hanno scopo puramente informativo e non sono da intendersi come una raccomandazione d’investimento né come una enunciazione esaustiva di tutti i fattori o le considerazioni potenzialmente rilevanti per un investimento nei titoli citati. I casi di studio sono stati selezionati per illustrare il processo d’investimento intrapreso dal Gestore rispetto a un certo tipo d’investimento, ma non possono essere rappresentativi del portafoglio presente o futuro di investimenti del Fondo nel suo insieme; è inoltre necessario tenere presente che, di per sé, non saranno sufficienti a fornire una panoramica chiara e bilanciata del processo d’investimento intrapreso dal Gestore o della composizione attuale o futura del portafoglio d’investimento del Fondo.

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