investment viewpoints
Allineamento climatico: come trarne benefici per gli investitori
Vision sulla transizione: anticipare il rischio climatico nella rivoluzione della sostenibilità
In quanto società d’investimento, siamo fermamente convinti di trovarci all’inizio di una profonda trasformazione economica. Il modello di crescita prevalente sul quale la nostra società fa affidamento è diventato insostenibile ed è iniziata la transizione verso un nuovo paradigma. Il decoupling tra crescita e impronte ambientali e sociali negative sta diventando sempre più una realtà, con le aziende alla ricerca di soluzioni che creino valore aggiunto generando più circolarità, più efficienza, più inclusività e meno inquinamento. Definiamo questa transizione il passaggio da un’economia WILD (wasteful, idle, lopsided, dirty), ossia basata sullo spreco, inattiva, asimmetrica e inquinante, a un’economia del CLIC™ (circular, lean, inclusive, clean), vale a dire circolare, snella, inclusiva e pulita, abilitata dal digitale. Crediamo che sia nostro dovere fiduciario aiutare i clienti a ridurre i rischi e a partecipare alle opportunità d’investimento legate a questa transizione. Secondo la nostra filosofia d’investimento, questa nuova rivoluzione economica è simile per entità e portata alla Rivoluzione Industriale, ma sta irrompendo nel mondo aziendale alla velocità della Rivoluzione Digitale e rappresenta l’opportunità d’investimento più significativa del nostro tempo.
Ci impegniamo a innovare costantemente per potenziare le nostre capacità e aiutare i nostri clienti ad attraversare questa fase di cambiamento e realizzare i loro obiettivi finanziari di lungo termine. La transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al clima è uno degli elementi più importanti e trasversali del passaggio a questa economia del CLIC™. Gli impegni di decarbonizzazione stanno diventando legge in molti Paesi e vengono adottati direttamente dalle aziende. Questo è coerente con i requisiti della transizione verso lo zero netto, che richiederà un’azione concertata da parte di tutti i settori economici. Investire in modo sostenibile è tuttavia molto complicato per gli investitori, viste l’assenza di standard e definizioni comuni, la divulgazione di dati incompleti e le conoscenze ancora incerte circa i percorsi di decarbonizzazione specifici dei singoli settori e zone geografiche.
Crediamo che una misurazione in prospettiva futura sia essenziale per aiutare gli investitori a comprendere i percorsi di transizione degli attivi ed evitare l’esposizione ad attività irrecuperabili, identificando al contempo le opportunità di valore
LOPTA: la nostra visione del rischio climatico in prospettiva futura
Crediamo sia d’importanza vitale quantificare la traiettoria climatica di tutte le aziende che fanno parte dei nostri universi d’investimento. Questo significa valutare il loro allineamento ai percorsi di decarbonizzazione impliciti negli obiettivi dell’Accordo di Parigi, che puntano a limitare il riscaldamento globale a 1,5-2°C. Ad esempio, una società che - pur effettuando un taglio delle proprie emissioni dirette e indirette di anidride carbonica e gas serra - risulta quantitativamente allineata a un obiettivo di 3°C non si sta evidentemente decarbonizzando a un ritmo tale da soddisfare i target dell’Accordo di Parigi. Questo potrebbe determinare, tra le altre cose, circostanze operative più restrittive, perdita di competitività, prospettive di crescita ridotte e irrecuperabilità (stranding) degli asset, tutte situazioni che avrebbero un impatto negativo sulla sua redditività futura.
Questa analisi ci consentirà di allineare i portafogli con le aziende meglio posizionate per sfruttare l’intera gamma delle opportunità d’investimento create da questa transizione, nonché di identificare i rischi specifici e sistemici che gravano sulle aziende che non hanno compreso l’urgenza e la natura della transizione. Lo strumento LOPTA (Lombard Odier Portfolio Temperature Alignment) ci permette di analizzare strategicamente le traiettorie climatiche delle aziende in tutti i portafogli.
Siamo convinti che la misurazione in prospettiva futura sia essenziale per aiutare investitori e gestori di attivi a comprendere i percorsi di transizione dei loro investimenti, man mano che l’economia si trasforma per effetto della transizione climatica. È inoltre essenziale comprendere la traiettoria di tutte le aziende nei nostri portafogli per evitare l’esposizione ad attività irrecuperabili (stranded) e identificare le opportunità d’investimento più redditizie. Stewardship e impegno giocheranno un ruolo cruciale in questo processo.
Questo nuovo punto dati diventerà fondamentale: molte strategie hanno generato costantemente excess return rettificati per il rischio nel corso del tempo e vantano track-record molto positivi, ma non sono oggi adeguatamente posizionate per un futuro che sarà radicalmente diverso, man mano che il potente circolo retroattivo delle forze normative e di mercato innescato dalla transizione climatica creerà, sposterà e distruggerà valore praticamente in tutti i settori economici. Crediamo sia anche inevitabile che le autorità normative decideranno di imporre la rendicontazione dell’allineamento climatico. Vista l’urgenza della transizione verso lo zero netto, riteniamo quindi necessario anticipare questi requisiti e divulgare il più rapidamente possibile l’informativa sull’allineamento dei portafogli all’Accordo di Parigi.
Approccio scientifico alla comprensione dell’allineamento climatico dei portafogli
Nell’ambito dell’Accordo di Parigi del 2015, i leader mondiali hanno stabilito di mantenere l’aumento della temperatura durante questo secolo al di sotto di 2°C in più rispetto ai livelli preindustriali e di impegnarsi per limitarlo a 1,5°C. Una traiettoria costruita sulle basi scientifiche del quadro delineato dal pannello intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC), delle sue cupe previsioni circa gli impatti e i rischi futuri e delle opzioni in termini di adattamento e attenuazione di tali rischi. Questo approccio viene oggi adottato trasversalmente dagli operatori dell’intero settore finanziario - a partire dagli investitori fino ai governatori delle banche centrali membri del Financial Stability Board - e rappresenterà la forza trainante di tutta la legislazione futura correlata al clima. In un recente incontro del Treasury Committee nel Regno Unito, l’inviato speciale per l’azione sul clima delle Nazioni Unite, Mark Carney, ha dichiarato che “valutando i mercati dei capitali... tutti gli attivi superano probabilmente i 4°C.”1 Un aumento delle temperature di 4°C significherebbe una traiettoria in linea con un riscaldamento globale catastrofico e potrebbe causare all’economia perdite annue per oltre 23.000 miliardi di USD, ossia circa un terzo del PIL mondiale attuale.2
Crediamo sia necessario investire capitali, oltre che nei provider di soluzioni a basso carbonio, anche nei settori ad alta intensità di anidride carbonica, con emissioni difficili da limitare e fondamentali per l’economia, nei quali vi è urgente necessità di una transizione verso un modello più sostenibile. Offrendo una metrica trasparente per valutare l’allineamento climatico di un portafoglio e stabilire se sia o meno coerente con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi e con un’economia dello zero netto, saremo in grado di capire quali aziende dei nostri portafogli hanno intrapreso un corretto percorso di decarbonizzazione e quali sono invece in ritardo. In questo modo, potremo identificare le opportunità d’investimento future ed evitare di esporci ad attività “stranded” e ad altri rischi economici.
Riportiamo un dato trasparente – Portfolio Temperature Alignment – fornendo informazioni complete sulla complessa analisi dei percorsi delle aziende verso la decarbonizzazione
Approccio proprietario di Lombard Odier
In Lombard Odier abbiamo creato un sistema proprietario per analizzare l’allineamento dei portafogli agli obiettivi climatici. Ad oggi, le aziende non riportano in modo coerente informazioni sulla gestione della transizione verso lo zero netto. Sono già disponibili strumenti di terzi per l’analisi dell’allineamento climatico dei portafogli, ma si tratta di strumenti meno accurati e che presentano importanti difetti.
Crediamo che la forza dell’approccio LOPTA consista nell’entità e portata dell’analisi e nella sua granularità: anziché valutare le transizioni richieste osservando pochi settori generici, abbiamo definito il ritmo e la tipologia del tasso di decarbonizzazione necessario in 160 settori e 6 regioni. Questo ci consente di arrivare a un’analisi climatica più sfaccettata e accurata di 15.000 aziende (oltre 100.000 se si includono le stime settoriali). Analizziamo l’intera gamma delle metriche di decarbonizzazione disponibili per ogni settore, dai cambiamenti sul lato della domanda (ad esempio, ridurre il consumo di carne e fare meno viaggi aerei) alle soluzioni abilitate dalle innovazioni tecnologiche (quali elettrificazione, miglioramenti dell’efficienza, sostituzione dei carburanti e compensazioni o cattura di anidride carbonica). Dopo aver definito il percorso di decarbonizzazione in base alle regioni, confrontiamo l’impronta effettiva e la traiettoria climatica di ogni società con il percorso specifico del settore al quale appartiene, in modo da arrivare a un risultato climatico a livello delle singole società. Questo, a sua volta, viene utilizzato per calcolare il risultato a livello di portafoglio.
Siamo quindi in grado di riportare un unico dato trasparente – Portfolio Temperature Alignment – fornendo informazioni complete e dettagliate sulla complessa analisi dei percorsi delle aziende verso la decarbonizzazione, nonché sull’interazione fra le traiettorie dei diversi settori, le aree geografiche e i costi di abbattimento. Siamo convinti che nessun altro provider di dati offra oggi questo livello di granularità o una metodologia trasparente che possa essere completamente rettificata in funzione dei presupposti dei diversi percorsi.
Conclusione
Con questo approccio, puntiamo ad aiutare i clienti a comprendere l’obiettivo e il percorso di decarbonizzazione delle società nei loro portafogli mediante un’unica metrica facile da utilizzare, che dovrebbe attrezzarli al meglio per interagire con le aziende o modificare i loro portafogli.
fonti.
1 Mark Carney (15 ottobre 2019). Intervento al Treasury Committee della Camera dei Comuni.
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