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Come possiamo rispettare maggiormente la natura in agricoltura?
È tempo di ripensare i nostri metodi di coltivazione per ridurne gli sprechi e aumentarne la sostenibilità. Nella transizione verso una bioeconomia circolare dobbiamo sostituire metodi tossici e inefficienti, che impoveriscono la natura, con l’agricoltura rigenerativa e di precisione e tecniche conservative della natura.
Messaggi importanti
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Sistemi alimentari sostenibili e bioeconomia circolare
Da generazioni ormai il genere umano consuma le risorse della terra in modo talmente eccessivo da minacciare di causare danni irreversibili alle risorse vitali del suolo, idriche e biologiche. Tecnologia e innovazione stanno però guidando la transizione verso una nuova bioeconomia circolare – un’economia basata su risorse rinnovabili, gestite in modo sostenibile, recuperate e riutilizzate il più possibile.
Noi di LOIM crediamo che la natura sia uno degli asset più vitali e produttivi della nostra economia. La nostra strategia Natural Capital investe nelle imprese che fanno leva sul potere rigenerativo della natura per beneficiare di solide tendenze strutturali che si traducono in performance finanziarie resilienti.
Affrontare il problema dello spreco alimentare, promuovere sistemi alimentari sostenibili e spianare la strada all’adozione di tecniche di coltivazione ecocompatibili sono tutti modi per proteggere e valorizzare le capacità intrinseche della natura aumentando al contempo l’efficienza delle risorse e promuovendo modelli industriali più snelli. Sono disponibili soluzioni commerciali per migliorare l’efficienza e la produttività delle pratiche agricole, e Natural Capital punta a giocare un ruolo importante in questa transizione.
I sistemi alimentari sostenibili sono in linea con la bioeconomia circolare, uno dei quattro sottotemi d’investimento delle opportunità di crescita nella nostra strategia Natural Capital.
FIG. 1 I quattro temi d’investimento alla base della strategia Natural Capital
Fonte: LOIM. A soli fini illustrativi
Produzione agricola inefficiente e tossica
L’agricoltura, da sola, modifica per l’80% la destinazione d’uso dei terreni globali1 e usa il 70% dell’acqua dolce globale2, e questo rappresenta una minaccia per l’86% delle specie a rischio di estinzione3. A ciò si aggiunge che l’agricoltura rimane associata a pratiche insostenibili come la monocoltura e il dissodamento massiccio, o la lavorazione del terreno quando questo è troppo bagnato e non ancora pronto. Queste pratiche possono rovinare la struttura e la qualità del terreno, accelerando il dilavamento e l’erosione delle superfici, con conseguente riduzione della varietà di paesaggi e habitat naturali.
L’attuale produzione alimentare dipende in larga parte dall’uso di fertilizzanti, pesticidi e acqua. Danneggia la fauna per via del prelievo di acqua e riduce la qualità dell’acqua a causa del dilavamento del terreno e della dispersione di prodotti chimici. L’inquinamento delle falde a valle, causato soprattutto dai fertilizzanti, è un ulteriore fattore nocivo per i sistemi marini.
L’uso eccessivo di fertilizzanti e lo sconvolgimento dei cicli di nutrienti azoto-fosforo hanno già comportato la degradazione di un terzo dei terreni, con il 90% potenzialmente a rischio entro il 2050.4 Ed è anche uno dei confini planetari che sono già stati superati.
Quadro normativo carente
Sebbene il danno ambientale nel settore agricolo sia ampiamente riconosciuto, gli interventi normativi scarseggiano. I legislatori cercano di porvi rimedio varando programmi quali l’iniziativa Farm to Fork (dal produttore al consumatore) della Commissione europea. Lanciata nel maggio del 2020, questa strategia decennale punta a ricondurre la produzione e il consumo alimentare entro i limiti di capacità del pianeta.
In Cina si fanno sempre più largo pratiche di coltivazione sostenibili. Nel 2021, il governo ha emanato il suo 14o piano quinquennale per lo sviluppo verde del settore agricolo nazionale. Protezione delle risorse, controllo dell’inquinamento, ripristino dell’agricoltura ecologica e lo sviluppo di catene agricole industriali a bassa intensità di carbonio sono gli obiettivi chiave da raggiungere dal 2021 al 2025.
Soluzioni tecnologiche per l’agricoltura
Non è detto che il futuro alimentare debba passare per scarsità, inquinamento e degradazione del suolo e degli ecosistemi acquatici. Per questi problemi esistono soluzioni commerciali. La nostra strategia Natural Capital punta su imprese che contribuiscono positivamente alle sfide della sostenibilità in agricoltura.
Sono già state introdotte diverse tecnologie quali:
- irrigazione intelligente e precisa, che aiuta a risparmiare acqua e riduce i danni alle colture;
- applicazione mirata di fertilizzanti e pesticidi, che riduce la quantità di prodotti chimici impiegati pur mantenendo il potenziale di ottimizzazione del raccolto;
- pratiche che non prevedono il dissodamento e che preservano così i nutrienti contenuti nel terreno.
L’innovazione procede grazie ai grandi progressi tecnologici – permettendo una maggiore precisione e un’integrazione notevolmente maggiore di grandi volumi di dati, tra cui quelli sulle condizioni geologiche e meteorologiche – a tutto vantaggio del suolo e della crescita degli ecosistemi, e senza ripercussioni sull’ottimizzazione dei raccolti.
Tra le innovazioni nella bioeconomia figurano anche nuove soluzioni sicure ed ecocompatibili per lo sviluppo delle semine, la chimica verde per la protezione delle colture e l’ottimizzazione dei raccolti. Anche le preferenze dei consumatori incentivano un gran numero di coltivatori ad adottare strumenti improntati alla sostenibilità, organici o biodinamici per gestire i loro campi e le loro aziende agricole.
Vista la vulnerabilità delle catene di approvvigionamento globali – dove le interruzioni possono alterare significativamente i flussi di materie prime agricole nonché la disponibilità di prodotti chimici fondamentali per assicurare la produttività – si investe sempre di più in soluzioni innovative.
Per far fronte alla scarsità di suolo disponibile e all’incombente cambiamento climatico, i sistemi agricoli devono diventare maggiormente autosufficienti e indipendenti dal commercio. E questo obiettivo stimola il settore a orientarsi verso l’innovazione, ad avere maggiore cura per le risorse naturali e, in definitiva, ne aumenta la propensione a investire capitali per migliorare e aggiornare i sistemi.
Riconcepire l’agricoltura
Dobbiamo coltivare rispettando maggiormente la natura e sostituendo le pratiche basate sugli sprechi. Possiamo farlo attraverso la combinazione di innovazione tecnologica e pratiche comprovate di agricoltura rigenerativa per migliorare i raccolti e ridurre al minimo il danno per le risorse naturali.
Fonte: LOIM. A soli fini illustrativi.
L’agricoltura di precisione sfrutta una gamma di tecnologie volte ad aumentare l’efficienza secondo il principio delle “4 G”: le risorse giuste, nella dose giusta, al posto giusto e al momento giusto.5 Entro il 2030 l’agricoltura di precisione potrebbe permettere di ottenere fino a 200 milioni di tonnellate di raccolto in più.6
Sistemi software connessi ai macchinari possono aiutare i coltivatori a lavorare in modo più efficiente grazie a sensori e dosatori ad alta precisione, ottimizzando la quantità di fattori produttivi necessari.
L’irrigazione di precisione, ad esempio, può aiutare a ridurre drasticamente il consumo di acqua indirizzandola sulle radici delle piante e monitorando le condizioni del terreno. È stato calcolato che l’irrigazione a rateo variabile potrebbe comportare un risparmio idrico pari fino al 25%.7 Le attrezzature agricole intelligenti devono essere integrate con tecnologie digitali, che possono ad esempio evitare l’irrigazione prima di un fenomeno piovoso.
L’agricoltura di precisione aiuta anche a ridurre la compattazione, il dilavamento e l’erosione del suolo.8 Diversi studi dimostrano che l’uso di erbicidi potrebbe essere ridotto in misura compresa tra l’11% e il 90% grazie all’applicazione di precisione in vari tipi di seminativi9. Gli strumenti digitali consentono anche di usare più tecniche agricole rigenerative.
Aumentare l’autonomia del macchinario attraverso una migliore connettività può creare 60 miliardi di dollari di valore aggiunto entro il 2030. Connessioni migliori tra suolo, attrezzature agricole e agricoltori possono generare 175 miliardi di dollari di valore10.
Fertilizzanti e pesticidi naturali
Un maggiore utilizzo di biofertilizzanti e biopesticidi, che migliorano lo stato di salute del suolo e aumentano la resilienza a fasi di siccità e inondazioni, può aiutare a compensare l’impatto negativo dei fertilizzanti e dei pesticidi sintetici. Se il 10% dei pesticidi chimici fosse sostituito con soluzioni biologiche si eviterebbe di introdurre 250 milioni di tonnellate di prodotti chimici nei nostri ecosistemi11.
L’agricoltura rigenerativa si concentra sul rafforzamento della salute del suolo migliorando la produttività del terreno, promuovendo la biodiversità e controllando le specie esogene attraverso pratiche come la rotazione delle colture, la consociazione e il dissodamento ridotto. Tra gli altri vantaggi figura una riduzione del deflusso di azoto che può sfiorare il 40%.
Trovare soluzioni
Il futuro alimentare dipenderà da soluzioni commerciali ecocompatibili, maggiore efficienza e innovazione. Tra queste vi sono attrezzature di precisione che riducono il deflusso di nutrienti e pesticidi e l’erosione del suolo, sistemi di coltivazione intelligenti e l’uso di fertilizzanti e pesticidi basati su componenti biologici.
La nostra strategia Natural Capital punta su società ben posizionate rispetto alla bioeconomia circolare, comprese quelle che sviluppano o forniscono soluzioni agricole per affrontare le sfide di efficienza, produttività e sostenibilità con innovazioni tecnologiche e digitali, scienza dei semi, prodotti chimici biologici e verdi, e che hanno un approccio generalmente integrato all’agricoltura.
Fonti
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