L’intento della strategia World Brands di LOIM è individuare la “prossima grande occasione”. Dove cercarla nell’attuale contesto di mercato?
In questo Q&A Juan Mendoza, Lead Portfolio Manager, individua i principali fattori di performance della strategia che gestisce da 15 anni (di cui sei presso LOIM). Quel che conta è sapere quali brand, a livello settoriale e geografico, sono nella posizione migliore per sfruttare opportunità di crescita esponenziali.
Da sapere:
- I principali fattori di performance di World Brands comprendono investimenti attivi nei principali brand globali e l’integrazione dei criteri di sostenibilità nel processo d’investimento.
- Deteniamo posizioni in aziende che operano nei settori dell’informatica, dei servizi di comunicazione e della finanza, ma anche nella sanità e, in particolare, nei segmenti legati al controllo del peso e obesità
- Abbiamo aumentato la nostra esposizione ai brand dei mercati emergenti, soprattutto nei settori Internet e tecnologia di Cina e Corea, che sono stati ipervenduti. Investiamo volentieri anche in alcuni brand del lusso
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1. Come riassumerebbe la filosofia d’investimento della strategia World Brands?
Concentriamo la ricerca su cinque fattori: potere di determinazione dei prezzi, asset immateriali difficili da replicare, ricavi ricorrenti o sostenibili con una buona visibilità, elevati costi di trasferimento per i consumatori e un management che abbia a cuore la transizione verso un’economia sostenibile.
Questi brand hanno un forte vantaggio competitivo negli anni o nei decenni, il che conferisce loro un potere di determinazione degli utili costante nel tempo.
2. In che modo la selezione attiva contribuisce alla performance?
Il nostro approccio d’investimento è guidato da un processo di selezione bottom-up basato sui fondamentali. Il team si concentra, a livello globale, su titoli growth che vantano un brand o un portafoglio di brand solidi e una tecnologia di punta o una piattaforma digitale unica.
Una gestione estremamente attiva consente al team di adattarsi rapidamente alle mutevoli condizioni del mercato e di massimizzare il ritorno per gli investitori. In qualità di investitore globale riusciamo a trovare alfa in tutte le regioni, compresi i mercati emergenti.
Copriamo 400 brand su scala mondiale e li raggruppiamo in tre categorie: marchi globali, marchi emergenti in rapida crescita e marchi digitali. Li troviamo prevalentemente in sei settori MSCI: informatica, beni di consumo discrezionali, servizi di comunicazione, beni di consumo, finanza e sanità. Investire in svariati settori contribuisce ad attenuare la volatilità.
3. Dove scorgete, oggi, opportunità per generare di alfa?
Focalizziamo l’attenzione in particolare sui brand che sono posizionati per trarre vantaggio da una serie di megatrend, tra cui l’intelligenza artificiale, la digitalizzazione e il crescente mercato del controllo del peso. Il mercato congiunto del cloud computing e dell’IA si sta espandendo rapidamente e le società in prima linea (ad esempio, Amazon, Meta, Nvidia ) sfruttano i progressi conseguiti per rafforzare le rispettive traiettorie di crescita.
Stiamo aumentando la nostra esposizione ai brand dei mercati emergenti, soprattutto nei settori di Internet e della tecnologia di Cina e Corea. Si tratta di mercati ipervenduti, che offrono profili di rischio/rendimento migliori. Abbiamo ridotto l’esposizione ai beni di consumo su scala globale.
Al momento, il settore dei beni di consumo risente della decelerazione della crescita mondiale e della maggiore debolezza dei consumatori. Il portafoglio detiene, in via eccezionale, solo alcuni titoli (ad esempio, Ferrari, Richemont, Hermès1) che hanno una migliore visibilità.
4. Guardando alla fine del periodo estivo e oltre, quale evoluzione prevede per il mondo degli investimenti?
Con l’avanzare del secondo semestre 2024, gli investitori dovrebbero aspettarsi andamenti volatili ma continuare a essere ottimisti riguardo alle opportunità offerte dai principali brand presenti in portafoglio, nei settori tecnologia, sanità e beni di consumo. Focalizzati su pratiche sostenibili e forti vantaggi competitivi, questi brand sono ben posizionati per superare le sfide future e realizzare performance a lungo termine.
fonte
[1] Eventuali riferimenti a società o titoli specifici non costituiscono una raccomandazione all’acquisto, alla vendita, alla detenzione o all’investimento diretto in tali società o titoli. Non si deve in alcun modo ritenere che le raccomandazioni formulate in futuro genereranno una remunerazione o eguaglieranno la performance dei titoli discussi nel presente documento. Gli investimenti e/o le allocazioni possono subire variazioni.