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Il punto debole della sostenibilità: ciclico o strutturale?

Il punto debole della sostenibilità: ciclico o strutturale?
Thomas Höhne-Sparborth, PhD - Head of Sustainability Research

Thomas Höhne-Sparborth, PhD

Head of Sustainability Research
Pascal Menges - CLIC Equities, CIO Office

Pascal Menges

CLIC Equities, CIO Office
Didier Rabattu - CIO, Sustainability Equities

Didier Rabattu

CIO, Sustainability Equities

Il 2023 è stato un anno difficile per i temi azionari legati al “cleantech” e alla sostenibilità in generale, con una sottoperformance dei principali indici e titoli. In questo contesto, molti investitori potrebbero porsi una domanda importante: questa performance riflette il giudizio del mercato sulla rivoluzione della sostenibilità?

Noi pensiamo di no. Crediamo che i cambiamenti in atto nei sistemi energetici, alimentari e dei materiali siano una rivoluzione tecnologica, stimolata dall'innovazione e dall’evoluzione del quadro normativo, che ci porterà a un nuovo sistema tecnologicamente superiore e che, anche economicamente, avrà la meglio su quello precedente. Questo genere di rivoluzioni, tuttavia, raramente ha un andamento lineare. 

L’economia mondiale sta andando inesorabilmente verso un nuovo modello, che chiamiamo economia CLIC®: Circular (circolare), Lean (snella), Inclusive (inclusiva) e  Clean (pulita). Questa profonda trasformazione dell’economia, delle infrastrutture e delle value chain è essenziale per affrontare le sfide ambientali più importanti. Al contempo, ci interessano le opportunità di investimento che offre perché riteniamo che siano un promettente motore strutturale di crescita, sostenuto da solidi fondamentali.
 

Il mercato nel 2023

Buona parte di quanto avvenuto quest’anno sul mercato è il risultato di una serie di sfide cicliche: aumento vertiginoso dei tassi d'interesse, inflazione elevata, insicurezza alimentare ed energetica, acuirsi delle tensioni geopolitiche (sia belliche che commerciali), rallentamento dell'economia e indebolimento della domanda da parte dei consumatori, in un contesto di volatilità della riduzione delle scorte.

Questi fattori hanno impattato molti temi di investimento, tra i timori di recessione, e hanno causato una fuga di capitale verso cash flow visibili e in qualche misura considerati non ciclici (Apple, Alphabet, Meta e il resto dei titoli tecnologici cosiddetti Magnifici 71).

In particolare, il contesto macroeconomico è stato sfavorevole per i temi d'investimento in cui vediamo opportunità di crescita strutturale a lungo termine. Il momentum dietro tali temi, tuttavia, continua ad aumentare. Il crescente sostegno politico e le forti pressioni da parte dei regolatori e dei consumatori stanno trasformando radicalmente i processi aziendali e le catene del valore in tutti i settori.

Le innovazioni in atto apriranno nuovi business e porteranno alla rapida espansione, o allo spostamento, di quelli esistenti. Il calo dei prezzi di quest’anno ha probabilmente migliorato il punto di ingresso per i titoli che sono meglio posizionati per cogliere queste opportunità.

In questo documento illustriamo le nostre conviction, spiegando in che modo motivano i nostri investimenti nei quattro temi chiave di cui si occupa il nostro team di ricerca holistiQ2: Energie rinnovabili, Elettrificazione, Economia circolare e Nuovi sistemi alimentari. Sono queste le aree destinate a supportare la rivoluzione in corso e a trarne beneficio.

 

  • La nostra conviction

    La tecnologia delle energie rinnovabili ha raggiunto un punto di svolta in termini di competitività dei costi. Oggi l'energia solare è la forma di energia più economica del pianeta3 e i costi sono scesi di circa il 90% negli ultimi 10 anni. È vero che tassi e strozzature nelle supply chain hanno fatto aumentare i costi nel 2022 e 2023, ma le economie di scala e l’efficientamento dovrebbero farli ulteriormente scendere. 

    FIG 1.  Evoluzione del costo dell’energia solare (USD/MWh, scala esponenziale)


    Fonte: Oxford INET, IEA, LOIM.

    La transizione è guidata principalmente da solidi fattori economici, ma il sostegno politico ha contribuito ad accelerarla. Negli Stati Uniti, l’importante Inflation Reduction Act del 2022 (IRA) prevede incentivi , come i crediti d’imposta, che consentono alle famiglie di compensare il costo degli impianti a energia rinnovabile. Nell’Unione Europea, il piano REPowerEU definisce obiettivi ambiziosi per la diffusione delle energie rinnovabili e la transizione nei settori della domanda finale. 

    E in Cina? Sebbene il Paese sia ancora fortemente dipendente dal carbone, oggi la Cina sta installando una capacità solare ed eolica pari a quella del resto del mondo nel suo complesso e i nuovi impianti per la produzione energia a zero emissioni superano ormai quelli a combustibili fossili. 
     

    I venti contrari  

    Nonostante il forte sostegno, quest’anno i titoli azionari legati al “cleantech” hanno sottoperformato le società di combustibili fossili. L’indice S&P Global Clean Energy Index, che comprende le maggiori società operanti nei settori dell'energia solare, eolica e in attività legate alle energie rinnovabili, ha perso il 30% dall’inizio dell’anno, rispetto invece al +16% del MSCI World Index al 15 novembre 2023.

    Cos’è andato storto? Innanzitutto, tassi più alti hanno fatto aumentare i costi di finanziamento. Oltre ai colli di bottiglia nelle supply chain, questo ha fatto lievitare i costi delle apparecchiature e di installazione, rallentando la diffusione di queste tecnologie. In alcuni settori, come quello delle utility, i tassi più alti non hanno soltanto fatto crescere i costi di implementazione, ma hanno anche pesato sulle valutazioni, spesso considerate come proxy delle obbligazioni.

    FIG 2.  Costo livellato dell'elettricità solare ($ / MWh)

    Fonte: LOIM, sulla base di IEA (Renewable Energy Market Update, giugno 2023) e Bloomberg New Energy Finance (LCOE Data, ottobre 2023).

    In parallelo, il mercato dell’edilizia europeo è stato debole. Poiché tecnologie come l'energia solare, le pompe di calore e l'accumulo di energia sono strettamente legate alle attività di costruzione e ristrutturazione, hanno dovuto affrontare ulteriori difficoltà. Il rallentamento della domanda, unito all'accumulo di scorte, soprattutto di componenti cinesi, ha fatto riempire i magazzini, spingendo il settore a un necessario ma doloroso ciclo di destoccaggio. 

    Nella prima metà del 2023, le installazioni di impianti di produzione di energia rinnovabile sono state inferiori alle nostre aspettative in Europa e negli Stati Uniti. Ciononostante, hanno superato le proiezioni a livello globale, grazie alla Cina. Grazie alla rapida accelerazione delle installazioni, la Cina potrebbe essere tra i pochi Paesi a raggiungere gli obiettivi di produzione di energia pulita con ben cinque anni di anticipo4. Nel suo ultimo outlook, l'International Energy Agency ha triplicato le proiezioni5 relative alla quantità totale di capacità rinnovabile installata in Cina entro il 2030.

    Tabella 1: Aspettative vs. installazioni effettive di impianti solari ed eolici nel primo semestre 2023 (GW)

       

    Installazioni attese da holistiQ nel primo semestre (GW)

    Installate nel primo semestre (GW)

    Stato

    Solare

    Usa

    15.5

    11.6

    Indietro

    Cina

    49.0

    78.0

    Avanti

    Europa

    27.6

    26.4

    In linea

    Totale complessivo

    92.1

    116.0

    Avanti

    Eolico

    Usa

    4.3

    3.2

    Indietro

    Cina

    17.5

    23.0

    Avanti

    Europa (onshore)

    8.4

    6.8

    Indietro

    Europa (offshore)

    2.0

    2.1

    In linea

    Totale complessivo

    32.2

    35.1

    Avanti

    Fonte: LOIM; US SEIA, EIA, NEA,  WindPower Monthly; Goldman Sachs (Dati sull'eolico cinese per GS stimati). Periodo coperto: 1 gennaio 2023 - 6 ottobre 2023.
     

    Perché il tema ci piace ancora

    La panoramica che abbiamo presentato spiega perché crediamo che i driver strutturali sottostanti che sostengono le rinnovabili restino solidi. L’aumento dei costi di finanziamento ha colpito duramente il mercato, ma gli stessi costi sono aumentati anche per altre tecnologie (basate sui combustibili fossili). Pertanto, sebbene questi fattori abbiano rallentato lo sviluppo a breve termine di nuova capacità, le tecnologie rinnovabili sono destinate a prevalere nella transizione energetica. Continueranno a emergere opportunità di crescita strutturale in tutta la catena del valore con il crescere della domanda di elettricità. 

    All'orizzonte si profila anche un ulteriore sostegno normativo. Il Parlamento Europeo dovrebbe votare il Net Zero Industrial Act prima della fine dell’anno, accelerando alcuni progetti molto importanti. Negli Stati Uniti, il valore totale degli incentivi che potrebbero essere erogati attraverso l'Inflation Reduction Act (senza tetto) è stato rivisto, passando da 370 a 650 miliardi di dollari, grazie all’adozione di nuove tecnologie superiore alle aspettative. 

    Inoltre, sebbene i costi di installazione siano aumentati, questo si rifletterà gradualmente in un aumento dei prezzi, anche se con un certo ritardo, sia nella parte regolamentata che in quella non regolamentata del settore. Sul fronte regolamentato, le autorità locali stanno progressivamente aumentando i prezzi dell’energia. Su quello non regolamentato, anche le condizioni per gli accordi di acquisto di energia (i Power Purchase Agreement, PPA) vengono riviste al rialzo. Le caratteristiche economiche e l'attrattiva dei progetti rinnovabili probabilmente si evolveranno insieme ai prezzi, creando opportunità interessanti nei mercati che non sono andati bene nel 2023. 
     

  • La nostra conviction

    Nel percorso che si allontana dai combustibili fossili e ci porta verso lo zero netto, ci sposteremo verso alternative elettrificate, con una trasformazione di più settori, dall’edilizia alla mobilità e all’industria.  Da oggi al 2050, il ruolo dell’elettricità in questi mercati diventerà predominante, con un forte impatto sui bacini di profitto. Fonti come l’International Energy Agency stimano che serviranno migliaia di miliardi di dollari di investimenti.

    C’è una solida logica economica dietro questa trasformazione. In un motore a combustione interna tradizionale, ad esempio, solo il 20% circa dell’energia del carburante viene convertita in potenza utile6. Il resto viene disperso sotto forma di calore di scarico. Nel caso di un veicolo elettrico alimentato con fonti rinnovabili, questa percentuale sale all’80% circa. In questo caso, la maggiore efficienza energetica consente di migliorare sia l'efficienza ambientale (riduzione delle emissioni) sia l'efficienza economica (riduzione dei costi di gestione).

    La transizione energetica, dunque, non implica solo un passaggio alle energie rinnovabili sul lato dell’offerta, ma anche una profonda trasformazione dei settori chiave della domanda, dagli edifici alla mobilità e all'industria. Crediamo che l’elettrificazione dell’economia sia un cambiamento di sistema che ridisegnerà le catene del valore e creerà nuovi mercati disponibili e opportunità di guadagno.
     

    FIG 3. Quota attuale e prevista di energia elettrica come percentuale del consumo totale di energia in uno scenario Net Zero (%)

    Fonte: ricerca LOIM.
     

    I venti contrari 

    Quella dell’elettrificazione è una rivoluzione industriale e infrastrutturale ad alta intensità di capitale. Per questo motivo, le opportunità che offre hanno risentito dello stesso rallentamento economico globale, dei timori di recessione, dell'indebolimento dei consumi e dell'aumento dei costi di finanziamento che hanno penalizzato la diffusione delle energie rinnovabili.

    Secondo noi, questo ha poco a che fare con la tecnica, l'economia ambientale o a lungo termine sottostanti delle tecnologie elettrificate. È piuttosto un problema di cambiamenti del costo del capitale e di minore disponibilità dei consumatori a impegnarsi in costi di capitale iniziali per progetti di ristrutturazione nell'attuale contesto economico.

    I governi, preoccupati per l'aumento dei costi di finanziamento e dei deficit fiscali, hanno ridotto gli investimenti infrastrutturali, con un ulteriore impatto sulle infrastrutture essenziali per la transizione energetica. In Gran Bretagna, ad esempio, il primo ministro Rishi Sunak ha annunciato l’intento di ridimensionare il progetto per una nuova ferrovia ad alta velocità e a zero emissioni di CO2, nota come HS2 (oltre a ritardare il divieto di vendita di nuove auto a benzina e diesel).

    Così, dopo diversi anni molto positivi, la crescita delle vendite di veicoli elettrici è rallentata significativamente. La pressione si è fatta sentire anche sui margini di profitto, con i principali operatori che rilevano un acuirsi della guerra dei prezzi. Si teme anche la concorrenza della Cina, che domina il mercato dei veicoli elettrici con un aumento delle vendite dell’87%7 nel 2022.

    Negli Stati Uniti, l'introduzione dei 7.500 dollari di credito d'imposta previsto dall’Inflation Reduction Act per l'acquisto di veicoli elettrici è stata ritardata dall'obbligo, per i costruttori, di acquistare localmente parte dei componenti fondamentali dei veicoli e delle batterie, prima che le supply chain fossero pronte a fornire delle alternative nazionali.

    Per quanto riguarda le pompe di calore, la stessa debolezza dei mercati dell’edilizia che ha danneggiato il settore dei pannelli solari ha anche penalizzato la domanda di questi dispositivi, usati per elettrificare gli edifici.
     

    Perché continuiamo ad apprezzare il tema

    Nonostante i problemi illustrati, prosegue il momentum per l’elettrificazione. Si prevede che quest’anno8 le vendite di veicoli elettrici rappresentino il 18% del mercato automotive, un aumento enorme rispetto al 4% del 2020. Autonomia, affidabilità e sicurezza sono migliorate. A livello globale, le stazioni di ricarica sono cresciute di quasi il 50% dal 20159, aumentando l'attrattiva, l'accessibilità e il potenziale di mercato dei veicoli elettrici. Con questi driver così forti, sarà sempre più difficile che i veicoli a combustione restino competitivi. 

    FIG 4. Punti di ricarica per veicoli elettrici installati (milioni di unità)

    Fonte: Outlook sui veicoli elettrici dell’International Energy Agency proiezione 2023. 

    La diffusione dell’infrastruttura di ricarica è destinata a proseguire. Le revisioni proposte dall'UE alla direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici (EPBD) prevedono, tra le altre cose, l'introduzione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici presso gli edifici residenziali e non residenziali.

    Sul tema dei margini, la guerra dei prezzi tra case automobilistiche e l'aumento della concorrenza cinese contribuiscono, a nostro avviso, a rendere i veicoli elettrici più interessanti per i consumatori. L'adozione di questi prodotti creerà opportunità in tutta la catena del valore, dai mercati dei componenti elettrici e dell'elettronica di potenza alle batterie, alle materie prime, al software, alle reti di ricarica e persino ai pneumatici più resistenti utilizzati nei veicoli elettrici.

    FIG 5. Vendita di veicoli elettrici per regione (milioni di unità vendute)

    Fonte: IEA (2023).

    Le differenze tra diversi segmenti di veicoli (ad esempio, lusso o mainstream) creano opportunità per gli investitori più attenti, che potranno posizionarsi nelle aree della catena del valore che, più facilmente, riusciranno a conservare potere di determinazione dei prezzi e margini.

    Nel frattempo, le nuove e più avanzate tecnologie per le batterie ridefiniranno ulteriormente il panorama dei veicoli elettrici, promettendo tempi di ricarica più brevi, maggiore convenienza economica, batterie più leggere e migliori caratteristiche di sicurezza. Tutte queste innovazioni aiuteranno a sciogliere le principali riserve sui veicoli elettrici, accelerandone l'adozione. Le pompe di calore ormai sovraperformano i sistemi di riscaldamento a combustibili fossili in termini di efficienza, anche in condizioni di freddo estremo.

  • La nostra conviction 

    I materiali e le risorse sono al cuore della nostra economia. La loro abbondanza e accessibilità economica hanno creato la ricchezza che conosciamo oggi. Circa il 60% dell’attuale PIL è legato a settori che fanno un uso intensivo di materiali. Le dinamiche economiche, i rendimenti e le opportunità finanziarie in questi settori hanno uno stretto legame con la disponibilità di materie prime, i costi e l’efficienza delle risorse. Il sistema dei materiali è dunque essenziale per l’economia di buona parte della società. 

    FIG 6. Parte dell’economia legata a settori altamente esposti ai sistemi di materiali (migliaia di miliardi di USD del PIL)

    Fonte: ricerca LOIM.

    Al di là dell’importanza economica, il sistema dei materiali è fondamentale anche alla luce delle sfide ambientali: dalla transizione alle zero emissioni nette, alla dispersione dei rifiuti nell'ambiente e agli impatti nocivi derivanti dall'eccessiva estrazione di risorse. Gli attuali modelli economici ci porterebbero a raddoppiare l'estrazione di risorse entro il 2050, esaurirebbero buona parte del budget di carbonio restante e causerebbero l’accumulo di ben 50 kg di rifiuti di plastica negli oceani per ogni metro di costa entro il 204010.

    Il passaggio dall’attuale economia lineare a un'economia circolare ci è imposto soprattutto dall’urgenza ambientale. L’inefficienza nell’uso delle risorse e l’inadeguatezza dei sistemi di raccolta e riciclo causano migliaia di miliardi di dollari di perdite nell’economia, da 120 miliardi di USD l’anno di imballaggi in plastica, a 500 miliardi di vestiti gettati e 940 miliardi di sprechi alimentari. Queste perdite creano un bacino di valore che può essere colto da tecnologie e modelli di business costruiti intorno a una nuova concezione dell'uso dei prodotti, alla riprogettazione, alla rigenerazione, al riciclo, al recupero e ad altre strategie di economia circolare. 

    Alcune tecnologie chiave si stanno avvicinando all’adozione di massa, portando con sé un cambiamento esponenziale. Tra queste troviamo le soluzioni tecniche dell’Industria 4.0 per la digitalizzazione della produzione, innovazioni nei materiali derivati da biomassa (pelle di origine vegetale, legno a strati incrociati, enzimi per ridurre gli sprechi alimentari) e processi produttivi avanzati (additivi, robotici). 

    FIG 7. Soluzioni che emergono dalla trasformazione dei materiali (curva di maturità)

    Fonte: ricerca LOIM.

    La logica economica è simile a quella che si applica al mondo dell’energia: stanno emergendo tecnologie in grado di migliorare l'efficienza delle risorse (energia o materiali), ridurre l'impatto ambientale e i costi, anche se richiedono spese di capitale iniziali che creano mercati per chi fornisce nuove soluzioni. 
     

    I venti contrari

    Le aziende che operano in segmenti fondamentali come la robotica, l’imballaggio in carta e il riciclo hanno spesso mostrato una certa debolezza o non sono riuscite a tenere il passo con la fuga di capitali verso i giganti della tecnologia. Crediamo che questo rientri nella debolezza generale degli industriali, causata dai fattori ciclici già descritti (rallentamento dell'economia, debolezza dei mercati dei consumi e dell'edilizia, ecc.). 

    Va notato, tuttavia, che alcune società in questo spazio hanno sovraperformato. L’economia circolare si basa in gran parte sull’efficienza offerta da soluzioni tecniche e di altra natura; quindi, le aziende che operano in segmenti come il software per la progettazione (come Cadence11) o per la simulazione (Ansys11) hanno sovraperformato. Lo stesso vale per i titoli value nel settore della gestione dei rifiuti, ben posizionati in un contesto in cui il valore dei rifiuti aumenta in una società che cerca di ridurli e riciclarli.
     

    Perché il tema ci piace ancora

    Crediamo che i driver economici sottostanti alla transizione verso un’economia circolare, che faccia un uso efficiente delle risorse o che le produca restino solidi e che, anzi, continuino a rafforzarsi. Le tecnologie, dalla produzione additiva ai nuovi materiali avanzati o alle soluzioni di separazione dei rifiuti basate sull'intelligenza artificiale, sono sempre più interessanti e flessibili ed emergono nuovi casi d'uso. 

    Crescono i timori legati alla sicurezza degli approvvigionamenti e alle dinamiche geopolitiche intorno alle materie prime e l’UE ha recentemente pubblicato un elenco aggiornato di 34 materie prime essenziali per affrontare tali preoccupazioni. Nel processo di decarbonizzazione, crediamo che l'uso di soluzioni elaborate intorno all'efficienza delle risorse e alla circolarità sarà spesso più competitivo, in termini di costi, rispetto al tentativo di decarbonizzare processi produttivi che non hanno cercato di ottimizzare l’impronta derivante dai materiali. 

    I mercati del carbonio saranno un altro driver importante. Si prevede che, entro il 2050, la Cina estenda la copertura del suo nascente mercato del carbonio a quattro tra i suoi settori più inquinanti: acciaio, cemento, sostanze chimiche e alluminio.   In Europa, le quote di emissioni gratuite concesse a industrie come quelle di cemento, alluminio, fertilizzanti, elettricità, idrogeno e ferro e acciaio saranno gradualmente eliminate a partire dal 2027, nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione (ETS). Anche con prezzi del carbonio moderati, già superati nell’Unione Europea, l’impatto sul costo di diversi materiali potrebbe essere consistente e accelerare così le sostituzioni, la circolarità e l’efficienza delle risorse. 

    FIG 8. Impatto del prezzo del carbonio di USD 100/t sul costo di diversi materiali

    Fonte: ricerca LOIM.

    Infine, il contesto normativo continua a evolvere. In Europa, le revisioni della direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici (EPBD) richiederanno valutazioni dell'impronta di carbonio degli edifici durante l’intero ciclo di vita, con particolare attenzione alle emissioni “embodied” (cioè, generate durante la produzione e il trasporto dei materiali edili, la costruzione e la demolizione), stimolando ulteriori riflessioni sulla circolarità. L'inclusione delle emissioni embodied attirerà l'attenzione sulla differenza di impronta tra diversi materiali, ad esempio tra cemento, calcestruzzo e acciaio da un lato e legno strutturale dall'altro. Riteniamo che la sostituzione di materiali ad alte emissioni di CO2 con alternative derivate dalla biomassa rappresenti uno strumento valido e sempre più economico per ridurre l'impronta durante l’intero ciclo di vita. 

  • La nostra conviction

    Perché un sistema alimentare da 10.000 miliardi di USD deve cambiare? Deve far fronte alla crescente pressione di una popolazione in rapida crescita e con redditi medi in continuo aumento. I sistemi agricoli tradizionali hanno già avuto effetti rovinosi sul clima, la biodiversità, le foreste, i suoli e le risorse di acqua dolce, degradando il capitale naturale e i servizi ecosistemici essenziali per la produzione alimentare futura. 

    L’attuale sistema alimentare produce circa 18 Gt di emissioni lungo l’intera catena del valore, che equivalgono a circa un terzo di tutte le emissioni globali. La maggior parte è generata durante la fase di produzione agricola (emissioni delle aziende agricole, metano ed emissioni legate al cambiamento d'uso del suolo). 

    Nonostante il costo ambientale sia concentrato in questo segmento della catena del valore, un agricoltore statunitense riceve solo 8 centesimi per ogni dollaro speso in prodotti alimentari (il resto si accumula nelle fasi di trasformazione, vendita retail, branding, distribuzione e supporto), con un enorme scollamento tra la creazione di valore e le aree che hanno più bisogno di investimenti. 

    FIG 9. Quota di emissioni e valore al consumo (% del totale)

    Fonte: Ripartizione del valore basata sulla divisione di un dollaro di cibo per i consumatori statunitensi nel 2022, come da USDA (2023); ripartizione delle emissioni di gas serra basata su Our World in Data (2022).

    Tuttavia, grazie alle forze politiche, tecnologiche e di mercato in atto, crediamo di essere alla vigilia di una quarta rivoluzione agricola, che comporterà cambiamenti nella nostra alimentazione, nei processi produttivi e nelle modalità di distribuzione e gestione del cibo. Avranno un ruolo fondamentale le scoperte in tema di proteine alternative (di origine vegetale, oltre alla carne in vitro e coltivata) e i metodi di produzione avanzati, come utilizzano agricoltura di precisione, fertilizzanti organici la protezione biologica delle colture, per citarne solo alcuni (la Tabella 2 riporta le proiezioni sulla loro crescita). 

    Tabella 2: Proiezione dei cambiamenti nelle pratiche agricole dal 2021 al 2030 

    PRATICA AGRICOLA

    AREA AGRICOLA

    2021

     

    2030

    Aratura

    Convenzionale

    86%

    60%

    Ridotta

    14%

    40%

    Input chimici

    Convenzionale

    47%

    41%

    Convenzionale, sub-ottimale

    45%

    37%

    Ridotta e ottimizzata

    7%

    20%

    Biologica

    1%

    2%

    Mix di colture

    Convenzionale

    79%

    52%

    Aumento della rotazione delle colture

    7%

    20%

    Colture di copertura

    7%

    20%

    Agroforesteria

    7%

    8%

    Semi

    Convenzionale

    87%

    81%

    OGM

    12%

    18%

    GE

    0%

    1%

    Tecniche agricole

    Convenzionale

    90%

    85%

    Agricoltura di precisione semplice

    2%

    3%

    Agricoltura di precisione avanzata

    8%

    13%

    Fonte: ricerca LOIM.
     

    I venti contrari

    Oltre alla volatilità dei prezzi dell’energia, anche il costo crescente dei prodotti alimentari è emerso con forza nel contesto inflazionistico del 2022. L'aumento dei costi di energia e prodotti alimentari è stato inizialmente innescato dal conflitto in Ucraina, ma la siccità e le inondazioni in aree essenziali per la produzione alimentare come il Brasile, l'India e il Pakistan, in alcune parti dell'Europa e nella cintura del grano degli Stati Uniti hanno ulteriormente aggravato la situazione. 

    Nel 2023, gli effetti di inflazione elevata, debolezza economica e scarsa fiducia dei consumatori hanno avuto conseguenze a catena sul sistema alimentare, analogamente a quanto avvenuto per altri temi già discussi. I settori consumer, dai beni di prima necessità a quelli discrezionali, hanno sottoperformato il mercato più ampio e le rispettive catene del valore (fino ai segmenti industriali e dei materiali) hanno risentito della stessa pressione. 

    In questo contesto, è stato difficile per le forze innovative riuscire a esprimersi in tutto il loro potenziale. Il prezzo delle proteine alternative è sceso e i consumatori hanno maggiore scelta, ma non sono ancora prodotti economicamente competitivi rispetto alle proteine tradizionali e, considerati beni discrezionali, hanno sofferto del contesto attuale. 

    L’aumento dei tassi e i tagli alla spesa per le infrastrutture hanno penalizzato le aziende industriali che forniscono molte delle soluzioni nel sistema alimentare, compresi i fornitori di attrezzature e di soluzioni per la supply chain. Spesso si tratta di small e mid cap, che hanno particolarmente sottoperformato nelle attuali condizioni. Ancora una volta, crediamo che questo abbia poco a che fare con le caratteristiche economiche sottostanti della transizione, ad esempio, all’agricoltura di precisione. Al contrario, riflette una temporanea riduzione della propensione all’investimento di capitali. 
     

    Perché il tema ci piace ancora

    Nonostante i venti contrari, ci aspettiamo un'ulteriore accelerazione dell'interesse per il sistema alimentare. Gli sviluppi politici si sono intensificati. Gli obiettivi fissati alla COP15, la conferenza sulla biodiversità dell’ONU, prevedono il ripristino del 30% delle terre e degli oceani entro il 2030 e il dimezzamento degli sprechi alimentari. Nell’Unione Europea, procedono una nuova legge sulla deforestazione e la Nature Restoration Law. Alla COP28 di Dubai, i sistemi alimentari sono stati posti al centro dell'attenzione, in particolare in ottica di resilienza climatica. 

    Da un punto di vista economico, vediamo emergere nuovi punti di svolta. Le proteine di origine vegetale si trasformeranno da prodotti di lusso a misure di risparmio, con l'ingresso sul mercato di nuove forme di proteine alternative (come la carne in vitro o coltivata). I progressi della biotecnologia e dell’intelligenza artificiale trovano pronta applicazione nei sistemi agricoli, dallo sviluppo di semi speciali (e più resistenti al clima) ai progressi nell'agricoltura di precisione. Le innovazioni in medicina e i farmaci contro l’obesità GLP-1 stanno ulteriormente rivoluzionando i settori di salute, alimentazione e beni di prima necessità. 

    In parallelo, la nuova iniziativa Food, Land and Agriculture (FLAG) della Science-Based Targets Initiative (SBTi) richiederà alle aziende di assumersi la responsabilità delle emissioni della catena del valore a monte (Scope 3) nel definire gli obiettivi climatici. I cambiamenti nei processi produttivi, nei mix di prodotti e nella configurazione delle catene del valore entreranno gradualmente nel mainstream. 

    FIG 10. Costo relativo delle proteine (proteina di origine animale = 1)

    Fonte: ricerca LOIM.

    L’industria - ad esempio con l’iniziativa 10x20x30, che riunisce oltre 10 tra i maggiori retailer al mondo e 20 tra i loro maggiori fornitori per dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2030 - sta mettendo in pratica i target della COP, creando opportunità per gli investitori nel settore degli imballaggi avanzati, delle soluzioni per la catena del freddo, della gestione della supply chain, degli ingredienti speciali e di altre soluzioni volte ad affrontare la sfida dello spreco alimentare.

    Nel complesso, crediamo che quello dei sistemi alimentare sarà uno dei temi che continuerà a suscitare crescente interesse tra investitori e mercati finali. 
     

Uno slancio inarrestabile

In breve, i settori e le opportunità di crescita che abbiamo descritto non hanno soddisfatto le attese del mercato nelle recenti condizioni macroeconomiche. A nostro parere, gran parte della sottoperformance è il risultato di fattori ciclici, mentre la nostra conviction nasce da fattori strutturali che continuano a sembrarci solidi. 

Vediamo punti d’ingresso interessanti per questi temi di crescita strutturali. In alcuni casi, i titoli nel settore della tecnologia pulita sono scesi a livelli simili a quelli del 2018, spesso in seguito a un derating piuttosto che a variazioni del momentum degli utili. Questo, tuttavia, non sembra prezzare la crescita degli utili attesa che le transizioni che abbiamo descritto implicherebbero. 

Continuiamo a credere che tutti questi temi abbiano senso dal punto di vista economico, poiché creano enormi opportunità di aumento della produttività e di uso efficiente delle risorse. I cambiamenti normativi e gli obiettivi dei governi in ambiti quali la riduzione delle emissioni, la circolarità e il riciclo non si possono ottenere senza un profondo sconvolgimento dei processi aziendali e delle catene del valore. 

Questo creerà nuove opportunità di crescita e stimolerà gli afflussi di capitale. L'accelerazione dei progressi tecnologici trasformerà tanti settori diversi, dalla salute ai sistemi alimentari, ai materiali e allo spazio industriale. 

Il momentum è inarrestabile.
 

fonti.

1 Qualsiasi riferimento a società o titoli specifici non rappresenta una raccomandazione di acquisto, vendita, a mantenere o investire direttamente nell'azienda o nei titoli. Non va presunto che i consigli forniti in futuro siano redditizi o equivalgano alla performance dei titoli discussi nel presente documento.
2 Questa comunicazione di marketing fornisce informazioni su holistiQ Investment Partners ("holistiQ"). holistiQ è un nome commerciale del gruppo Lombard Odier Investment Managers ("LOIM") e non è una partnership legale né un'entità giuridica separata. Tutte le transazioni relative a holistiQ devono essere effettuate esclusivamente tramite entità regolamentate di LOIM e i loro funzionari autorizzati. Systemiq Limited non è un'entità regolamentata e nulla di quanto contenuto nel presente sito web intende implicare che Systemiq Limited svolga attività regolamentate in qualsiasi giurisdizione.
3  Solar - IEA
4  A Race to the Top China 2023: China's quest for energy security drives wind and solar development - Global Energy Monitor
5 Executive summary – World Energy Outlook 2023 – Analysis - IEA
6  Electrifying transportation reduces emissions AND saves massive amounts of energy » Yale Climate Connections
7  Electric Vehicle Sales Review Q4-2022 | PwC and Strategy&
8 Electric vehicles - IEA
9  Trends in charging infrastructure – Global EV Outlook 2023 – Analysis - IEA
10  Visual Feature | Pollution to Solution: Accessing marine litter and plastic pollution (unep.org)
11  Qualsiasi riferimento a società o titoli specifici non rappresenta una raccomandazione di acquisto, vendita, a mantenere o investire direttamente nell'azienda o nei titoli. Non va presunto che i consigli forniti in futuro siano redditizi o equivalgano alla performance dei titoli discussi nel presente documento. La performance passata non è garanzia dei risultati futuri


 

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