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Quali sono le prospettive per gli investimenti nell’idrogeno pulito?
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Spinta globale
Prezzi del gas in continuo aumento, aziende energetiche che falliscono e bollette alle stelle: l’Europa è nella morsa della crisi energetica. In un momento come questo, si fa evidente la necessità di accelerare la transizione all’energia verde.
Ma passare a un’economia a basse emissioni non significa solo eliminare i combustibili fossili a favore dell’energia solare o eolica: implica anche rafforzare gli investimenti nello stoccaggio e in altre fonti di energia pulita. L’ idrogeno verde, generato dall’acqua tramite elettrolizzatori alimentati da energie rinnovabili a emissioni zero, si sta imponendo come un combustibile essenziale per compiere questa transizione.
Prendiamo ad esempio Iberdrola e BP2, che hanno recentemente annunciato investimenti in nuovi impianti di generazione di elettricità a idrogeno verde rispettivamente nella penisola iberica e nel Regno Unito. BP, una delle maggiori compagnie di petrolio e gas del mondo, sta studiando la possibilità di produrre idrogeno verde nelle sue raffinerie in Germania, Spagna e Paesi Bassi3 e mira a conquistare il 10% del mercato dell’idrogeno a basse emissioni nei paesi principali entro il 20304.
BP non è l’unica azienda del settore a intraprendere iniziative simili. Diverse società del petrolio e del gas in tutto il mondo stanno investendo miliardi nello sviluppo dell’idrogeno perché si aspettano che questo carburante possa sostituire gli idrocarburi nella generazione di elettricità, nell’industria pesante e nei trasporti, in particolare su strada e via mare.
Quando verrà raggiunto questo obiettivo dipende da quanto tempo impiegheranno le tecnologie che abbattono i costi a rendere scalabile questa nuova fonte energetica e da quanto tarderanno le aziende e i governi a includere l’idrogeno nella propria strategia di decarbonizzazione. Tuttavia, l’Agenzia internazionale dell’energia prevede che circa il 10% dell’energia globale consumata entro il 20505 sarà derivata dall’idrogeno.
Nell’ambito di questa transizione, l’idrogeno verde è considerato dirompente: ha una notevole versatilità d’uso, può favorire la decarbonizzazione delle società con emissioni difficili da abbattere e per i produttori di energia rappresenta una nuova linea di attività allineata agli obiettivi governativi dello zero netto.
Su scala globale, nei soli 12 mesi a fine agosto 2021 la capacità totale che sarà generata dai progetti di idrogeno verde in via di sviluppo è più che quadruplicata da 3,2 a oltre 15 gigawatt, secondo le proiezioni di Wood Mackenzie, società globale di ricerca e consulenza nel settore dell’energia6.
Oggi l’idrogeno verde rappresenta una quota modesta del mix energetico globale, ma grazie alla forte riduzione dei costi produttivi attesa per i prossimi anni le società di generazione, stoccaggio, trasporto ed esportazione potrebbero offrire buone opportunità d’investimento agli investitori più accorti.
Durante la COP 26 alla fine dell’anno scorso il World Business Council for Sustainable Development e la Sustainable Markets Initiative hanno anche annunciato un impegno per l’idrogeno con l’obiettivo di promuovere la crescita della domanda e dell’offerta di idrogeno quale elemento chiave di un futuro sistema a zero emissioni nette. In questo contesto, sono stati assunti impegni da 28 società nei settori dell’estrazione mineraria, dell’energia, della produzione di veicoli e attrezzature e dei servizi finanziari. Gli impegni annunciati equivalgono a quasi un quarto del potenziale di decarbonizzazione dell’idrogeno entro il 2030, secondo le stime dell’Hydrogen Council.
I superpoteri dell’idrogeno verde
Mentre diversi Paesi, che insieme rappresentano più dell’80% dell’economia mondiale, hanno stabilito obiettivi per il raggiungimento dello zero netto, i governi competono per conquistare il ruolo di potenza dell’idrogeno verde. Più di 30 Paesi hanno definito strategie per l’idrogeno e stanziato fondi per implementarle7.
L’Europa rimane al centro dello sviluppo dell’idrogeno, con più di metà dei progetti annunciati e investimenti stimati in USD 130 miliardi. Ma tutte le altre regioni hanno registrato una crescita proporzionalmente più rapida, con un aumento di oltre il 75% dei nuovi progetti annunciati8.
Ad esempio, la Cina si sta imponendo tra i giganti dell’idrogeno, che secondo le proiezioni del governo dovrebbe rappresentare il 10% della quota di energia entro il 2050. Pechino ha anche avviato il maggiore progetto di idrogeno verde su scala mondiale, che dovrebbe essere completato l’anno prossimo, e ha annunciato più di 50 progetti di idrogeno su vasta scala, per un totale di USD 180 miliardi in investimenti promessi o annunciati9. Circa la metà dei progetti annunciati in Cina riguardano il settore dei trasporti, che svolge un ruolo essenziale nell’ambito della transizione energetica.
Gli investimenti in idrogeno verde hanno registrato un’accelerazione in Cina in previsione di una forte espansione del mercato, mentre aziende e consumatori passano a combustibili a basso contenuto di carbonio dopo che le autorità hanno annunciato l’obiettivo di azzerare tutte le emissioni entro il 2060 e quelle dei settori principali entro il 2030.
Nel 2022 le vendite globali di elettrolizzatori dovrebbero quadruplicare su base annuale in termini di volumi a 1,8-2,5 gigawatt e la Cina rappresenterà due terzi di questa domanda, trainata dalle società statali che vogliono dimostrare il loro impegno nei confronti degli obiettivi nazionali di decarbonizzazione, secondo le previsioni pubblicate il mese scorso dalla società di ricerche sul settore dell’energia BloombergNEF.
Le aziende cinesi stanno seguendo il modello di sviluppo del fotovoltaico: abbattere i prezzi e i costi di produzione, aumentare le installazioni e imprimere un’accelerazione alle nuove tecnologie facendo leva sui fondi pubblici e sulle politiche di sostegno ai progetti dell’idrogeno. Inoltre, gli elettrolizzatori, come i pannelli solari, sono relativamente poco costosi e si prestano alla produzione di massa in Cina in virtù del minore costo del lavoro e delle materie prime.
Tra i fattori che potrebbero favorire l’adozione dell’idrogeno rinnovabile in Cina figura l’ampliamento della capacità cinese di generazione di energia pulita da 500 GW nel 2020 a 1200 GW nel 2030, secondo l’Hydrogen Council, un’iniziativa di un gruppo di CEO globali che include più di 130 società impegnate nei confronti dello sviluppo commerciale di un’economia basata sull’idrogeno.
La Cina intende anche sviluppare una rete di trasmissione di alta qualità e ampliare la capacità di stoccaggio in modo da avere la flessibilità necessaria per aumentare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili.
L’opinione dell’Hydrogen Council
Il rafforzamento delle ambizioni per il clima favorisce un’accelerazione nello sviluppo dell’idrogeno quale elemento chiave della transizione energetica, secondo l’Hydrogen Council.
Da febbraio 2021 sono stati annunciati progetti di idrogeno pulito su vasta scala per una capacità totale di oltre 10 milioni di tonnellate entro il 2030, pari a circa un terzo della crescita complessiva della domanda di idrogeno pulito prevista per il prossimo decennio10.
- Gli investimenti complessivi in progetti e lungo la catena del valore ammontano a un importo stimato in USD 500 miliardi fino al 2030. Gli investimenti in progetti in fase “matura”11 sono quasi raddoppiati a USD 150 miliardi da febbraio.
Fonte: Hydrogen Council Insights, luglio 2021
Quali opportunità offre la catena del valore dell’idrogeno?
Stiamo esplorando le potenziali opportunità d’investimento in idrogeno blu e verde nell’ambito della nostra strategia azionaria Climate Transition. Questa fonte di energia pulita fa anche parte della nostra filosofia d’investimento per la transizione a un’economia CLICTM, ossia circolare, snella, inclusiva e pulita, ed è allineata all’obiettivo zero emissioni.
Siamo interessati alle società attive nella tecnologia della cattura del carbonio, nella generazione di energie rinnovabili e nella produzione di elettrolizzatori. Inoltre, la gamma di opportunità collegate all’idrogeno comprende infrastrutture come stoccaggio, distribuzione e trasporto e applicazioni come produzione di celle a combustibile, mobilità, edifici e settore metallurgico.
In conclusione, l’economia dell’idrogeno offre principalmente opportunità collegate alla nostra strategia Climate Transition quale nuova fonte di energia pulita, ma alcune applicazioni possono anche avere un impatto positivo sulla nostra strategia Natural Capital, ad esempio nel segmento dei fertilizzanti verdi o dei prodotti chimici verdi. Ma siamo ancora all’inizio.
In LOIM abbiamo analizzato a fondo la gamma di opportunità legate all’idrogeno e siamo pronti a coglierle in presenza di condizioni di mercato favorevoli.
Ulteriori approfondimenti sulla nostra strategia Climate Transition sono disponibili qui.
Fonte.
1. Rapporto Hydrogen Insights, luglio 2021
2. Eventuali riferimenti a società o titoli specifici non costituiscono una raccomandazione all’acquisto, alla vendita, alla detenzione o all’investimento diretto in tali società o titoli. Non si deve in alcun modo ritenere che le raccomandazioni formulate per il futuro genereranno una remunerazione o eguaglieranno la performance dei titoli discussi nel presente documento.
3. https://www.bloomberg.com/news/articles/2021-11-29/bp-plans-green-hydrogen-base-in-u-k-as-transition-speeds-up
4. https://www.bp.com/en/global/corporate/news-and-insights/reimagining-energy/hydrogen-and-the-energy-transition.html
5. Executive summary – Global Hydrogen Review 2021 – Analysis – IEA
6. https://www.woodmac.com/news/opinion/the-promise-of-green-hydrogen/
7. Rapporto Hydrogen Insights, luglio 2021
8. Rapporto Hydrogen Insights, luglio 2021
9. Rapporto Hydrogen Insights, luglio 2021. Gli investimenti annunciati comprendono gli investimenti direttamente associati a progetti annunciati pubblicamente, mentre gli investimenti promessi comprendono gli investimenti aggiuntivi necessari per realizzare le ambizioni del governo e gli investimenti indiretti da parte di produttori e fornitori necessari per realizzare un investimento diretto.
10. Aggiornamenti dell’Hydrogen Council in collaborazione con McKinsey & Company, luglio 2021
11. Fase “matura”: l’investimento è in fase di pianificazione, ha superato una decisione d’investimento finale o è associato a un progetto già in fase di costruzione, commissionato o attualmente operativo, secondo l’Hydrogen Council.
informazioni importanti.
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