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Le tendenze di fondo degli investimenti da monitorare nel 2022
In genere, quando si guarda alle prospettive future degli investimenti l’attenzione si focalizza sulle previsioni della crescita economica, dei tassi d’interesse, degli esiti elettorali e – purtroppo in tempi di pandemia – sulle mutazioni del virus e l’efficacia dei vaccini. Per chi, come noi, investe nei trend tali previsioni sono alquanto sfasate rispetto alla dinamica a lungo termine dei nostri investimenti. Siamo abituati a pensare in termini di decenni, non di trimestri o di anni. Tuttavia, riteniamo utile delineare le prospettive d’investimento per il prossimo anno in quanto è un’occasione per discutere i progressi compiuti dalle forze che stanno cambiando il mondo in cui viviamo.
Da non perdere • A mano a mano che le farmacie online in Germania aumenteranno la propria quota di mercato e che la Banca centrale cinese emetterà maggiori quantità di eCNY (o YUAN digitali), un maggior numero di consumatori – o meglio i loro avatar – acquisteranno i beni digitali offerti dalle varie marche come esperienze da realizzare nel metaverso |
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Le tendenze del prossimo futuro
L’investimento in trend concentra l’attenzione sulle grandi tendenze di fondo e le grandi sfide. Per noi, un megatrend è legato a importanti cambiamenti sociali di cui le imprese dovrebbero tener conto, ai quali dovrebbero adattarsi e che dovrebbero sfruttare a proprio vantaggio. Una grande sfida è un obiettivo che le imprese dovrebbero sforzarsi di raggiungere dopo aver trovato soluzioni idonee. In Lombard Odier, descriviamo le grandi sfide facendo riferimento al nostro modello CLIC™ (Circular, Lean, Inclusive and Clean) – che descrive la transizione verso un’economia circolare, snella, inclusiva e pulita – e alle otto sfide che comporta, dall’azzeramento delle emissioni all’azzeramento dei rifiuti. In questa analisi, tuttavia, concentriamo l’attenzione su due diversi megatrend – quello tecnologico e demografico – ed esaminiamo le opportunità che potrebbero offrire agli investitori nel 2022.
La fase finale della quarta rivoluzione industriale è appena iniziata: la digitalizzazione, l’economia globale e le società locali. La digitalizzazione ha già trasformato molte delle nostre abitudini di consumo, ha incorporato una maggiore quantità di robot e di automazione nei processi produttivi e ha creato un nuovo standard per i metodi di pagamento. E il prossimo settore che sfrutterà la digitalizzazione per ridurre l’inattività, abbassare i costi e migliorare l’accesso e la qualità dei servizi è quello della salute. Guardando alla società nel suo insieme, come potrà la digitalizzazione realizzare ulteriori progressi nel 2022?
Consumatori: benvenuti al metaverso
Nel 2022 sentiremo parlare molto di più del metaverso. Non in relazione alla nuova denominazione di Facebook1, ma per indicare il successore tecnologico di Internet e l’era dei dispositivi mobili e del cloud computing. Tramite il metaverso saremo in grado di mischiare le nostre vite reali e analogiche con i nostri avatar virtuali. I dispositivi di realtà virtuale e realtà aumentata ci consentiranno di interagire tramite video, in un mondo programmato ed evoluto. Finora, questo fenomeno è stato meramente legato alla generazione Z (GenZ), ma riteniamo che nel 2022 anche altre generazioni utilizzeranno il metaverso. Naturalmente, saranno le piattaforme tecnologiche e i produttori di hardware a trarre vantaggio da questa tendenza; tuttavia, anche altri tipi di imprese cominciano a scorgere le opportunità offerte dal metaverso, soprattutto perché alcuni entusiasti della GenZ attribuiscono già ai prodotti virtuali più valore rispetto ai beni fisici.
Roblox, una piattaforma di giochi online, rappresenta il case study del 2021. Vanta oltre 200 milioni di utenti attivi al mese – di cui la metà ha meno di 13 anni – e ospita centinaia di migliaia di giochi virtuali. La Gucci Garden Experience, accessibile solo per un paio di settimane a maggio, offre un mondo in cui gli utenti giocano a fare i consumatori, spendendo cifre irrisorie che partono da USD 1,20 per oggetti da collezione e accessori virtuali a edizione limitata prodotti dal marchio del lusso. I prodotti possono essere negoziati nel metaverso e sono anche noti come token non fungibili (Non Fungible Tokens – NFT), vale a dire oggetti digitali che sono supportati dalla tecnologia blockchain che certifica la loro autenticità e, spesso, la loro unicità. Gucci ha persino prodotto una versione digitale della borsa Gucci Dionysus, decorata con un’ape, che è stata rivenduta per oltre USD 4’100 (o 350’000 Robux), superando il prezzo del prodotto reale e realizzando un premio enorme rispetto alla quotazione originale di 475 Robux (circa USD 4,75).
Anche gli annunci pubblicitari all’interno dei giochi di Roblox hanno avuto un discreto successo. Ad esempio Warner Media ha creato un mondo virtuale, Wonder Woman: The Themyscira Experience, per promuovere il nuovo film d’azione dell’eroina. È stato visitato quasi 30 milioni di volte sulla piattaforma Roblox e si è rivelato un modo efficace per attrarre le generazioni più giovani che non conoscono Wonder Woman e non guardano la televisione né navigano su Internet come tendono a fare le generazioni più vecchie.
Fintech: la Cina incorporerà l’eCNY
Negli ultimi anni, le criptovalute, supportate dalla tecnologia amministrativa digitale chiamata blockchain, sono diventate molto popolari in tutto il mondo. Sebbene, inizialmente, il bitcoin potrebbe essere stato utilizzato soprattutto dai giocatori d’azzardo e dai riciclatori di capitali, oggigiorno viene usato anche da investitori istituzionali come asset class indipendente, assieme ai titoli azionari e obbligazionari. Nessuna strategia d’investimento di LOIM è esposta nei confronti delle criptovalute.
Nel 2021, El Salvador è diventato il primo paese ad adottare ufficialmente il bitcoin come valuta nazionale, al fianco del dollaro statunitense. Tuttavia, il sistema di pagamenti Chivo, un “wallet” controllato dal governo deputato alla conservazione dei bitcoin e ai pagamenti, non ha riscosso il successo che il presidente Nayib Bukele si augurava.
La prossima iniziativa nell’era dei pagamenti digitali riguarderà la maggiore adozione dei Pagamenti elettronici in valuta digitale (Digital Currency Electronic Payment – DCEP), che sono criptovalute interamente garantite e amministrate mediante blockchain dalle banche centrali. La prima a muoversi in questa direzione è la Cina, la cui banca centrale sta iniziando a emettere l’eCNY o yuan digitale. Circa 140 milioni di persone dispongono già di un portafoglio elettronico (e-wallet) e più di 1,5 milioni di esercenti stanno accettando pagamenti in eCNY sebbene il progetto sia ancora in fase sperimentale. Si vocifera che le autorità cinesi vorrebbero sfruttare le imminenti Olimpiadi invernali di Beijing per lanciare ufficialmente l’eCNY.
Questo tipo di valuta digitale pone il controllo ultimo nelle mani delle banche centrali e potrebbe anche offrire ai governi l’occasione di realizzare quello che l’ex presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, ha definito come “helicopter money”, ossia l’immissione diretta di liquidità nel sistema economico. I governi potrebbero introdurre versioni digitali di buoni pasto o di assegni familiari e controllare la spesa per aiuti e indennità con metodi digitali.
HealthTech: la Germania lancia le ricette elettroniche
L’epidemia di Covid-19 ha impresso una forte accelerazione alla digitalizzazione del settore della sanità. La telesalute, l’utilizzo di dispositivi connessi per monitorare i dati biomedici dei pazienti e le farmacie online sono ormai entrati nell’uso comune. Nel 2020, in Cina Alibaba e JD.com hanno lanciato le farmacie online che, grazie al supporto normativo, si sono moltiplicate rapidamente. In Europa, le farmacie online sono pronte a sfruttare il grande mercato tedesco visto che nel 2022, non appena il sistema sanitario nazionale completerà l’acquisizione del software necessario, le ricette elettroniche (le cosiddette eRX) diventeranno obbligatorie. Tutte le prescrizioni devono essere effettuate in modalità elettronica e/o avere un codice QR, semplificando al massimo l’ordine di prodotti farmaceutici online. Oggi, in Germania le farmacie online rappresentano circa l’1% del fatturato annuo, in un mercato che complessivamente vale EUR 50 miliardi. Con l’introduzione delle eRX le opportunità di crescita saranno enormi. La Svezia costituisce un precedente: ha introdotto una formula simile di ricetta elettronica obbligatoria nel 2015 e le farmacie online rappresentano oggi il 10% del mercato, sebbene la loro quota sia notevolmente superiore per le prescrizioni ripetibili.
Fonti
1 Eventuali riferimenti a società o titoli specifici non costituiscono una raccomandazione all’acquisto, alla vendita, alla detenzione o all’investimento diretto in tali società o titoli. Non si deve in alcun modo ritenere che le raccomandazioni formulate in futuro genereranno una remunerazione o eguaglieranno la performance dei titoli discussi nel presente documento.
Sono due le tendenze demografiche che condizioneranno l’economia globale nei prossimi decenni. Da un lato, nei paesi sviluppati le popolazioni invecchiano, dall’altro nei paesi emergenti – e soprattutto nell’Africa Sub sahariana e nell’Asia Meridionale – le popolazioni crescono e sono giovani.
L’imminente pensionamento della nostra forza lavoro
Nel corso degli ultimi 40 anni, la maggior parte delle economie ha beneficiato del favorevole andamento demografico: la combinazione di un’enorme generazione di baby boomer immessa nella forza lavoro, un numero più che raddoppiato di donne con un lavoro retribuito e l’esternalizzazione di lavoro verso le economie emergenti dell’Europa orientale e della Cina hanno generato una crescita dell’occupazione del 10% l’anno nelle principali economie. Questi fattori favorevoli si sono estinti nel 2020, trasformandosi in venti contrari che soffieranno per i prossimi 40 anni.
Nel 2020, prima della pandemia, l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) prevedeva per i prossimi 40 anni una crescita del 25% della popolazione mondiale di età compresa tra 20 e 64 anni, vale a dire un incremento annuo di circa lo 0,6%. Tale crescita, tuttavia, non sarà equamente distribuita. Si realizzerà nei grandi paesi emergenti quali Nigeria, Pakistan, Filippine e India (cfr. Figura 1). Di contro, nei prossimi 40 anni, le popolazioni attive di tutti i paesi europei si ridurranno: in Italia del 40%, in Svizzera del 30% e nei Paesi Bassi del 20%. Il calo maggiore si verificherà in Asia dove, nel periodo di riferimento, la Corea del Sud dovrà fare i conti con una popolazione attiva quasi dimezzata. Inoltre, la Cina – che ha beneficiato di una popolazione giovane e in crescita che è andata a popolare le nuove mega città negli ultimi 40 anni – dovrà adottare un approccio diverso per il prossimo mezzo secolo in quanto la sua forza lavoro dovrebbe ridursi del 25%.
FIG. 1. Crescita della popolazione di età compresa tra 20 e 64 anni, dal 2020 al 2060
Fonte: Prospettive future della popolazione mondiale delle Nazioni Unite 2019, variante a zero migrazione, dati aggiornati a dicembre 2021. A soli fini illustrativi.
Le previsioni delle Nazioni Unite si basano sugli attuali dati demografici dei paesi e non comprendono le migrazioni future che, come la storia insegna, possono attenuare notevolmente il problema di una forza lavoro in calo. Quindi, consentendo l’insediamento a un maggior numero di immigranti filippini, la Corea del Sud potrebbe in parte risolvere l’imminente carenza di mano d’opera. In Europa, questi immigranti dovrebbero arrivare dai paesi extra-comunitari dal momento che nazioni dell’Est europeo come Polonia e Romania – che sono state il principale serbatoio di lavoro migrante negli ultimi decenni – registrano una riduzione della popolazione attiva persino più rapida di quella osservata nei paesi dell'Europa occidentale. Tuttavia, nella maggior parte delle nazioni che dovrebbero subire gli effetti di questa tendenza, favorire l’immigrazione per combattere l’imminente calo della forza lavoro non fa parte dell’agenda politica; spesso, infatti, la norma è proprio il contrasto dell’immigrazione.
Numerosi governi stanno esaminando alcune questioni fondamentali che accompagnano l’invecchiamento delle popolazioni: come saranno finanziati i sistemi pensionistici se decresce il numero dei lavoratori che pagano le tasse per finanziare le indennità previdenziali di una platea crescente di pensionati? La gente dovrebbe investire di più nelle proprie pensioni o pagare più imposte per finanziare le prestazioni previdenziali degli attuali pensionati? Il sistema a ripartizione per il finanziamento delle pensioni, ancora in uso in molti paesi come fonte principale di reddito di quiescenza per i pensionati, sembra insostenibile nelle economie che invecchiano rapidamente. Data la maggiore speranza di vita, l’età pensionabile dovrebbe essere innalzata da 65 a 70 anni? In alcuni paesi – ad esempio Cina, Francia e Italia – le forze politiche e sociali stanno già affrontando il tema della contrazione della forza lavoro e ci aspettiamo che nel 2022 questo importante dibattito si allarghi coinvolgendo un maggior numero di paesi. Riteniamo, dal canto nostro, che promuovere l’immigrazione per far crescere la forza lavoro è un’ipotesi che andrebbe considerata.
L’invecchiamento delle società occidentali
Sono due le cause che spiegano la contrazione della forza lavoro in Occidente: il numero dei giovani ha smesso di crescere mentre il numero dei pensionati aumenta rapidamente. L’attuale ondata di pensionamento dei baby boomer modificherà sensibilmente il profilo demografico di molte società, soprattutto in Cina, Corea del Sud e Australia (cfr. Figura 2).
FIG. 2. Crescita della popolazione con 65 anni o più, dal 2020 al 2060
Fonte: Prospettive future della popolazione mondiale delle Nazioni Unite 2019, variante a zero migrazione, dati aggiornati a dicembre 2021. A soli fini illustrativi.
Con un numero di pensionati più che raddoppiato, sia la Cina che la Corea del Sud dovranno rafforzare il settore dell’assistenza alle persone anziane nei rispettivi sistemi sanitari. In Europa, l’aumento del numero dei pensionati va dal 68% in Svizzera al 26% in Italia, paesi le cui popolazioni hanno cominciato a invecchiare – proprio come in Giappone – 10-15 anni prima.
Un anno fa, le Nazioni Unite hanno dichiarato gli anni Venti del nuovo millennio il decennio dell’invecchiamento in buona salute. Hanno insistentemente invitato i paesi a prepararsi ora per l’invecchiamento delle società adattando le infrastrutture, estendendo l’assistenza primaria e infermieristica e producendo leggi che tengano in maggior conto la popolazione anziana. Senza un’innovazione scientifica nella cura del morbo di Alzheimer, la domanda di infermieri nelle strutture di cura della demenza sarà enorme, soprattutto in paesi dove la forze lavoro si riduce. Ciò rende l’aumento del costo del lavoro praticamente una certezza. A nostro avviso, la carenza di mano d’opera potrebbe non essere l’unico fattore di innesco dell’inflazione del 2022, ma avrà sicuramente un grande peso nei prossimi anni.
In LOIM, le strategie sui vari trend investono in aziende che possono crescere più della concorrenza perché riescono sia a sfruttare le opportunità commerciali generate dalle grandi tendenze di fondo che ad adattare le proprie attività in risposta alle grandi sfide.
World Brands
La nostra strategia sulle tendenze dei consumi, World Brands, investe sia nei consumi digitali che nella crescita dei fatturati generata dalla classe media dei mercati emergenti e, soprattutto, della Cina. Nel 2022, l’arrivo del metaverso nei prodotti di alta gamma dovrebbe premiare una serie di investimenti di portafoglio focalizzati sui settori tecnologico e dei beni di consumo, dando accesso a piattaforme quali Snap1, Meta, Tencent e Kuaishou e a marchi della moda e dello sport – ad esempio, Moncler, Louis Vuitton, Lululemon e Li Ning – che offrono accessori virtuali tramite gli NFT. Anche Nike, un investimento storico, sta entrando a gran passo nel metaverso. La società ha di recente acquisito RTFKT, un importante marchio specializzato nella fusione tra cultura e gioco che vende oggetti da collezione avveniristici in un ambiente virtuale.
Global FinTech
La nostra strategia FinTech è interamente costruita sulla digitalizzazione dei servizi finanziari, iniziata circa vent’anni fa con i pagamenti digitali e che ora investe ambiti quali i prestiti, le assicurazioni (insurtech) e la regolamentazione (regtech). Ci concentriamo su aziende di alta qualità che rappresentano le ultime tendenze e prestiamo grande attenzione alle valutazioni, il che significa che differenziamo tra tecnologie mature e tecnologie allo stadio iniziale.
La strategia prevede posizioni ad alta convinzione in società che promuovono tecnologie mature e adotta il cosiddetto approccio “pala e piccone” per quelle che introducono sul mercato tecnologie giovani, in fase iniziale di sviluppo. Di conseguenza, l’esposizione alle tecnologie più innovative quali la blockchain, le criptovalute e i servizi compra-ora-paga-dopo è prevalentemente ottenuta investendo nei promotori di quelle tecnologie all’interno di un paniere diversificato. Non investiamo direttamente in criptovalute, soprattutto perché un’esposizione del genere è inammissibile nei prodotti conformi alla normativa UCITS.
La strategia non investe direttamente in criptovalute, ma è esposta indirettamente, per il 20% circa – tramite la blockchain e la tecnologia crittografica abilitante – verso aziende FinTech di alta qualità, redditizie e con valutazioni interessanti.
Golden Age
Focalizzata sul lento ma inesorabile invecchiamento della popolazione, la nostra strategia Golden Age risponde a domande semplici. Come spenderanno i propri soldi i pensionati benestanti della generazione dei baby boomer in regioni quali Europa, Nord America e Cina? Come si mantengono in buona salute e attivi? Dopo tutto, a nessuno dispiace arrivare a 100 anni, ma nessuno vuole farlo lottando contro un cancro.
Le risposte ci hanno indirizzato verso una serie di tendenze di crescita strutturale: assistenza domiciliare, vita attiva e all’aperto, pianificazione previdenziale e maggiore cura di sé. Pensiamo che il Giappone sia un chiaro esempio di quello che una società che invecchia possa significare per gli investitori: da tecnologie di monitoraggio della salute e cure avanzate per la terza età, alle vendite di pannoloni per anziani che superano di 2,5 volte quelle dei pannolini per bambini.
La nostra strategia Golden Age – costruita e perfezionata quando le aziende sottostanti sono negoziate a valutazioni interessanti – è esposta quasi in egual misura verso società di alta qualità che operano nel settore dei beni di consumo, della salute e della finanza.
Global HealthTech
La convinzione alla base della nostra strategia HealthTech, lanciata a settembre, è che la digitalizzazione può consentire ai sistemi sanitari di offrire cure migliori, a costi inferiori, a un maggior numero di persone.
L’uso di farmacie online – che si svilupperanno in Germania nel 2022 e che hanno già operato in Cina durante la pandemia – sarà la prima onda d’urto che porterà successivamente a un’assistenza sanitaria più connessa, tramite la telesalute e il monitoraggio a distanza dei pazienti, a una migliore prevenzione e a sistemi di diagnosi ancora più precoci. Assisteremo poi alla crescita dell’automazione e dell’intelligenza artificiale negli ospedali, nei laboratori o negli studi medici.
Vedremo anche altre innovazioni arrivare sul mercato. Nel 2022 potrebbe essere creato forse il primo pancreas artificiale. E collegando i dispositivi di ultima generazione per il monitoraggio continuo del glucosio (CGM) con i nuovi microinfusori d’insulina intelligenti, non sarà più necessario che i pazienti diabetici intervengano continuamente per modulare la terapia, il che migliorerà decisamente la loro qualità di vita.
Tra gli investimenti della strategia figurano due importanti farmacie online europee, Zur Rose e Shop Apotheke, e due aziende che hanno un ruolo chiave nel potenziale sviluppo del pancreas artificiale, Dexcom, il produttore dei dispositivi CGM, e Insulet, il produttore di pod d’insulina.
NextGen BioTech
La nostra strategia NextGen BioTech mira a individuare aziende medio-piccole che sviluppano tecnologie potenzialmente dirompenti per malattie incurabili, contribuendo così alla risoluzione di problemi sociali.
Il 2021 ha decretato il successo dei trattamenti innovativi basati sull’RNA messaggero (mRNA) con lo sviluppo dei vaccini contro il Covid-19 prodotti da Moderna e dalla collaborazione di Pfizer e BioNTech. La tecnologia mRNA non è solo nuova e dirompente, ma consente anche una maggiore velocità di produzione e di modifica dei farmaci, il che a nostro avviso aiuterà i paesi a combattere le varianti di Covid-19 nel 2022. Nel più lungo termine, guardando oltre l’orizzonte della pandemia, questa tecnologia potrebbe anche contribuire a combattere il cancro: sono in corso diversi studi sperimentali per verificare la sua efficacia nella lotta al melanoma e ai tumori della prostata, dell’ovaio e del polmone. Negli ultimi anni NextGen Biotech ha investito in diverse aziende specializzate in tecnologie basate sull’mRNA.
Anche se il mondo continuerà a essere focalizzato sulla lotta al Covid-19, ci aspettiamo anche che il 2022 porti grandi novità nella tecnologia di editing genomico e, più specificamente, nella tecnologia CRISPR/Cas9 che viene attualmente testata per curare una cardiopatia genetica potenzialmente letale, l’amiloidosi ATTR.
Gli sviluppi che si realizzeranno nel 2022 serviranno da forti catalizzatori degli investimenti effettuati dalla strategia NextGen BioTech, in quanto l’innovazione scientifica si rivelerà ancora una volta fondamentale per salvaguardare il bene più prezioso di cui disponiamo: la nostra salute.
Fonti
2 Eventuali riferimenti a società o titoli specifici non costituiscono una raccomandazione all’acquisto, alla vendita, alla detenzione o all’investimento diretto in tali società o titoli. Non si deve in alcun modo ritenere che le raccomandazioni formulate in futuro genereranno una remunerazione o eguaglieranno la performance dei titoli discussi nel presente documento.
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