COMMENTO DELLA PERFORMANCE
A marzo 2025, il Fondo LO Funds–World Brands EUR P ha ceduto il 12,9%, mentre l’MSCI World EUR ha chiuso a -8,01%. La sottoperformance è stata causata soprattutto dall’allocazione settoriale e dalla selezione dei titoli. L’allocazione geografica ha contribuito positivamente, poiché il Fondo ha beneficiato del sottopeso negli Stati Uniti e del sovrappeso in Europa e Cina. Il sovrappeso nei Consumer Discretionary e nei Servizi alle comunicazioni ha avuto effetto negativo, così come il non avere posizioni nell’Energia. La selezione di titoli in Cina è stata molto positiva, mentre quella in Europa è stata meno vantaggiosa. I cinque titoli meno performanti del Fondo sono stati Meta Platform, Kering, Richemont, Royal Caribbean Cruises e Tesla, mentre i maggiori contributi sono giunti da Laopu Gold, Pop Mart International, JP Morgan, Giant Biogen e Xiaomi, Eli Lilly e Duolingo.
L’allocazione del Fondo al Nord America è scesa al 55,19% e quella all'Europa è calata al 20,35%. L’allocazione al Giappone si è attestata al 3,24%, mentre quella ai mercati emergenti è aumentata: 17,11% alla Grande Cina (dati al 31 gennaio 2025). La liquidità è stata del 4,11%.
ANALISI DEL MERCATO
I mercati azionari globali hanno subito un brusco calo in vista dell'impatto dei dazi statunitensi. Hanno iniziato a riprezzare gli asset azionari statunitensi e non statunitensi in tutto il mondo, tenendo in considerazione una potenziale recessione. Se i dazi statunitensi fossero applicati su larga scala, potremmo dover fare i conti con una minore crescita del PIL a livello globale e quindi, potenzialmente, con minori ricavi, minori margini e minori utili per azione. Il mercato azionario statunitense ha iniziato a riprezzare un multiplo P/E più basso, data la maggiore incertezza. L’indice Nasdaq Composite ha ceduto l’8,21%, mentre il S&P 500 ha perso il 5,75%. Il Russel 3000 ha perso il 5,96%.
L'indice Euro Stoxx 50 ha sovraperformato il mercato statunitense (-0,10% in USD) grazie al miglioramento della politica fiscale e della spesa per il piano di difesa della Germania, a seguito dell’attuale situazione geopolitica. L’indice DAX è cresciuto del 2,20%.
Nel mese di marzo 2025, la Cina è rimasta relativamente stabile, con gli investitori nazionali piuttosto rassicurati sui consumi interni e sui progressi dell'intelligenza artificiale. L'indice Hang Seng è salito dello 0,74%, mentre l'indice onshore è cresciuto dello 0,19%. Le società internet e tecnologiche statunitensi hanno subito un derating. L’indice MSCI World Communication Services ha perso il 7,52% e il MSCI World Information Technology l’8,94%, entrambi in USD. L’indice MSCI World Consumer Staples ha perso l’1,07% in USD. L'MSCI World Consumer Discretionary è sceso dell’8,24% - spinto soprattutto dai colossi Amazon e Tesla - mentre l'indice MSCI Financials ha ceduto il 2,74%.
APPROFONDIMENTO TEMATICO
Nel corso del mese ci siamo concentrati sul tema dei veicoli elettrici e abbiamo visitato i concessionari di Zeekr, BYD, SAIC e XPeng. Nel complesso, siamo rimasti positivamente colpiti dalle dotazioni dei veicoli di questi OEM, che vanno dal mini-frigoriferi/riscaldatori agli schermi delle dimensioni di un iPad, dalle sedie completamente ribaltabili con funzioni di massaggio ai tetti con effetti speciali di illuminazione. Inoltre, sebbene la maggior parte di questi marchi cinesi abbia diversificato la gamma prodotti on proposte più premium (ad esempio la serie Denza di BYD), le auto hanno ancora prezzi relativamente competitivi rispetto ai concorrenti occidentali tra i 180.000 e i 300.000 CNY per le berline e i piccoli SUV; tra i 400.000 e i 600.000 CNY per i monovolume a 6 posti). La solida value proposition e la potenziale estensione del sostegno governativo ci fanno pensare che le aziende cinesi di veicoli elettrici possano conquistare ulteriori quote di mercato. Al contrario, aumentano le nostre preoccupazioni per gli OEM tedeschi. Ciò detto, notiamo un aumento dell’intensità competitiva: la maggior parte delle società in questo spazio prevede una crescita dei volumi ben superiore alle aspettative di crescita dei volumi di NEV per l’intero settore (30%). Ad esempio, BYD prevede una crescita YoY della produzione del +29%, arrivando a 5,5 milioni di unità; Geely punta a un aumento del +69% delle vendite di unità NEV, arrivando a 1,5 milioni di unità; Nio spera di raddoppiare il volume; XPeng punta analogamente a più che raddoppiare i volumi; anche Huawei punta a una crescita superiore al 100%. Rimaniamo quindi selettivi sul settore, privilegiando i vincitori strutturali a multipli ragionevoli (BYD), e le società con tecnologie all'avanguardia e fattori favorevoli all’orizzonte (XPeng).
Il nostro team ha partecipato anche al Global Investment Summit di HSBC, che ha ospitato oltre 4.000 investitori provenienti da tutto il mondo. Abbiamo notato un sostanziale aumento dell’interesse degli investitori nelle azioni quotate a Hong Kong, mentre le aziende che abbiamo incontrato, tra cui DiDi, 37 Interactive Entertainment, Baidu, hanno tutte indicato una stabilizzazione macroeconomica in Cina, con IHG in particolare che ha segnalato un miglioramento dei trend nello spazio dei viaggi aziendali. Questo ottimismo è sostenuto anche da una stagione delle trimestrali generalmente positiva. All'interno del nostro portafoglio, Laopu Gold, azienda cinese produttrice di gioielli in oro di lusso, nel 2024 ha registrato un'impressionante crescita dei ricavi del 167% e conta di raggiungere una crescita a tre cifre nel 2025. L’anno scorso le vendite di Giant Biogene sono cresciute del 57% e l’azienda punta a crescere di un altro 25%-28% quest'anno grazie a ulteriori guadagni di quote di mercato e al vento di coda strutturale derivante dalla continua adozione di trattamenti di estetica medica. Il produttore di giocattoli Pop Mart ha vissuto un 2024 stellare, con una crescita del 107% della top line grazie alla popolarità di Labubu; per quest'anno prevede una crescita delle vendite superiore al 50% YoY. Infine, Xiaomi, il principale produttore cinese di elettrodomestici intelligenti e veicoli elettrici, ha registrato una crescita del 35% dei ricavi nel 2024 grazie al continuo aumento della quota di mercato nel settore degli smartphone e al successo del lancio della sua prima auto elettrica, la SU7. In prospettiva, Xiaomi punta a un'ulteriore crescita del 7% nelle spedizioni di smartphone e a toccare le 350.000 unità di veicoli elettrici, pari a un aumento del 156% rispetto allo scorso anno, grazie al lancio di due nuovi modelli. Pur sapendo che la questione dei dazi ha introdotto molta incertezza nelle prospettive macroeconomiche, segnaliamo che la maggior parte dei nomi cinesi in portafoglio ha vendite relativamente limitate in Nord America e tutti presentano driver di crescita idiosincratici.
Nvidia ha organizzato la sua GTC Conference annuale alla fine di marzo. In questa occasione, il suo CEO Jensen Huang ha espresso una visione molto rialzista sulla domanda di intelligenza, con la previsione che il capex annuo totale raggiunga i 1.000 miliardi di USD entro il 2028, visto che le attività sia di inferenza che di addestramento continueranno a richiedere maggior elaborazione. Per quanto riguarda i recenti progressi aziendali, Jensen ha comunicato che le vendite di Blackwell hanno superato le aspettative, con le unità dei 4 principali hyperscaler statunitensi che hanno già raggiunto i 3,6 milioni nel 2025, 2,8 volte in più rispetto all'anno di picco di Hopper. Ha aggiunto che l'impatto di DeepSeek è frainteso, in quanto la distillazione di modelli di grandi dimensioni è volta principalmente all'esecuzione di workload specifici nel modo più efficiente possibile dal punto di vista dei calcoli, senza cambiare la dinamica più generale relativa alla costruzione di un’intelligenza artificiale più intelligente/veloce per un'ampia gamma di carichi di lavoro. I recenti dazi, i rischi geopolitici e le incertezze relative alla spesa per l'intelligenza artificiale da parte degli hyperscaler potrebbero creare potenziali problemi a Nvidia, ma siamo ancora convinti che NVDA rimanga il leader indiscusso nello spazio delle GPU per l'IA, in rapida crescita. Con le azioni in calo del 17% dall’inizio dell’anno e scambiate con un PE non impegnativo di 19,5x, abbiamo gradualmente iniziato ad ampliare l’esposizione al titolo.
ATTIVITÀ DEL FONDO
Il Fondo ha due sovrappesi, in termini di settori GICS: (1) brand nei Servizi alle telecomunicazioni/Internet, (2) brand Consumer Discretionary. Da un punto di vista geografico, in Nord America siamo in sovrappeso nei servizi alle comunicazioni con nomi come Meta Platforms, Take-Two Interactive e Netflix, oltre che nei brand tecnologici, come Salesforce. Abbiamo inoltre aumentato l’allocazione ai marchi tecnologici cinesi come Xiaomi, Tencent e Alibaba. A livello globale, l’allocazione a brand digitali ammonta attualmente al 52% del Fondo, soprattutto nei settori della Tecnologia dell’informazione e dei Servizi alle comunicazioni.
Il fondo ha ridotto significativamente il sovrappeso nei brand del settore Consumer Discretionary (dal 38,8% al 33,28%) e nei Finanziari (dal 12,86% al 9,01%). Abbiamo ridotto in particolare i brand di viaggio e i brand sportivi. Abbiamo aumentato l’esposizione ai brand nei servizi di comunicazione (dal 17,53% al 20,72%) e nei beni di consumo di prima necessità (dal 2,14% al 5,68%). Approfittando della volatilità siamo entrati in nuove posizioni come T Mobile, Spotify, Duolingo, Coca Cola ecc. che non hanno esposizione ai dazi. Nel complesso, siamo riusciti a ridurre in modo significativo l'esposizione ai marchi con esposti ai dazi.
PREVISIONE TRIMESTRALE
Il Fondo LOF –World Brands possiede un portafoglio diversificato high-conviction di aziende in tutto il mondo che risultano essere vincitori strutturali e hanno un buon potere di definizione dei prezzi. Classifichiamo i nostri investimenti in 3 categorie: Brand digitali, Brand emergenti e Brand globali. Attualmente, il Fondo investe il 52% in Brand digitali, il 8% in Brand emergenti e il 40% in Brand globali. Guardando ai prossimi due anni (CAGR), le posizioni del Fondo presentano misure finanziarie molto solide, ben superiori al benchmark, sulla base delle stime del consensus. Il ROE delle nostre posizioni è del 33,6% rispetto all’MSCI World al 14,6%. Il portafoglio è scambiato a un multiplo forward P/E su 2 anni di 19.3x rispetto al MSCI World che si attesta a 16x (il forward P/E del Fondo è 22,2 rispetto al 18 del MSCI World), un livello molto interessante da quando abbiamo iniziano a gestire il Fondo nel 2009. Il forward P/E del Fondo ha raggiunto un picco di 35x a febbraio 2021. In termini di rapporto PEG (rapporto P/E - crescita degli utili), il Fondo ha una valutazione molto interessante rispetto al mercato più ampio (MSCI World).
Continuiamo a valutare il potenziale impatto dell'annuncio dei dazi da parte degli Stati Uniti per ogni singolo titolo, apportando modifiche al portafoglio e mantenendo una posizione generale di propensione al rischio. Il portafoglio ha un'esposizione complessiva ponderata alle vendite negli Stati Uniti del 38,5%, mentre il 40% circa del portafoglio è investito in nomi del settore TMT e dei servizi (come Alphabet, Netflix, Salesforce, ecc.), il 6,5% nel settore nazionale/locale degli Stati Uniti (con società come Chipotle, Coca-Cola) e il 15% in nomi cinesi che vengono prevalentemente in patria e hanno vendite minime negli Stati Uniti. Di conseguenza, riteniamo che circa il 60% del portafoglio sia isolato dall'impatto diretto dei dazi. Per il restante 40% l'esposizione ponderata alle vendite sul mercato statunitense ammonta solo al 12%. Pertanto, crediamo che allo stato attuale il portafoglio sia relativamente difensivo e continueremo a spostare i nostri investimenti per renderli più solidi e isolati dall’effetto dazi.