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3 anni di TargetNetZero Equity: un approccio concreto alla transizione

3 anni di TargetNetZero Equity: un approccio concreto alla transizione
Alexey Medvedev, PhD - Portfolio Manager

Alexey Medvedev, PhD

Portfolio Manager
Nicolas Mieszkalski - Portfolio Manager

Nicolas Mieszkalski

Portfolio Manager

Le strategie TargetNetZero (TNZ) Equity hanno appena compiuto tre anni. Dal loro lancio a fine aprile 2021, le nostre strategie hanno ricercato opportunità nei settori più semplici, perché siamo consapevoli che la transizione dai combustibili fossili coinvolge l’intera economia. La nostra metodologia individua le società che avranno l’impatto maggiore e più efficace al  cambiamento, indipendentemente dalla loro impronta di carbonio attuale. 

 

Da sapere

  • Dal loro lancio nel 2021, le nostre strategie TargetNetZero Equity hanno ricercato i leader della transizione climatica in ogni settore, diversamente dai concorrenti che evitano i settori ad alta intensità di carbonio 
  • A questo fine utilizziamo una metodologia proprietaria prospettica sviluppata dal nostro team di ricerca sulla sostenibilità 
  • Investire nella transizione crea valore? Analizziamo più da vicino la performance delle nostre strategie dal lancio

 

Focus sui settori ad alta intensità di carbonio

L’obiettivo delle strategie TNZ Equity (Global e European) è costruire portafogli allineati agli obiettivi dell’accordo di Parigi per mantenere il riscaldamento globale ampiamente sotto 2°C. Il nostro processo si avvale di una metodologia proprietaria sviluppata dal nostro team di ricerca sulla sostenibilità: l’aumento implicito della temperatura (Implied Temperature Rise, ITR). Si tratta di un parametro di carattere prospettico che individua le società nel nostro universo d’investimento con un piano di decarbonizzazione credibile (per maggiori informazioni sull’ITR cliccare qui). 

Avvalendoci di questa valutazione prospettica cerchiamo i leader della transizione climatica in ogni settore, diversamente dai concorrenti che evitano i settori ad alta intensità di carbonio. I portafogli TNZ si concentrano maggiormente sui settori ad alta intensità di carbonio, in cui sovrappesiamo i “cubetti di ghiaccio” (società che contribuiscono a raffreddare l’economia) e sottopesiamo i “tizzoni ardenti” (società ad alta intensità di carbonio). In questo modo riusciamo a cogliere opportunità in settori vitali per la transizione climatica, poiché in ultima analisi i leader della transizione climatica saranno premiati ottenendo valutazioni più elevate rispetto alle società rimaste indietro.

 

Mantenere la diversificazione

Dal lancio delle strategie TargetNetZero Equity si sono verificati diversi eventi negativi imprevisti, tra cui l’inflazione post-pandemia e la guerra in Ucraina. In questo contesto abbiamo perfezionato il modello di rischio utilizzato per la costruzione del portafoglio, mentre il nostro approccio d’investimento e la diversificazione hanno contribuito a proteggere le nostre strategie dalle turbolenze.

Nel 2022 buona parte della sottoperformance dei nostri concorrenti è stata causata dalla sottoesposizione all’energia nel contesto dell’accelerazione dei prezzi del petrolio, a fronte di una sovraesposizione all’Information technology e di un orientamento generale a favore dei titoli growth. Nel 2023 i tassi d’interesse più alti a livello globale e la ripresa economica stentata in Cina hanno ostacolato la crescita mondiale e penalizzato settori come quello delle energie rinnovabili. A causa della performance straordinaria e inarrestabile dei Magnifici sette, molti fondi a gestione attiva hanno sottoperformato i rispettivi benchmark.

Con il nostro approccio puntiamo a investire nello zero netto senza assumere rischi indesiderati e ci imponiamo limiti rigorosi per settore, paese e deviazione dei singoli titoli, ottenendo così un tracking error contenuto (inferiore all’1% su base annua). La figura 1 mostra il nostro allineamento complessivo al benchmark in termini di rotazione settoriale, un importante elemento distintivo rispetto a buona parte della concorrenza.

 

FIG 1. Allocazione settoriale delle strategie TNZ Equity 

Fonte: Bloomberg, LOIM, dati al 30 aprile 2024. Benchmark: MSCI World ND e MSCI Europe ND. Le posizioni di portafoglio possono subire variazioni. A soli fini illustrativi.

 

Il nostro track record

1. Riduzione delle emissioni più rapida

Ci aspettiamo che la decarbonizzazione dei nostri portafogli proceda a un ritmo relativamente rapido, grazie all’inclusione delle emissioni stimate nel nostro processo di allocazione dei titoli1. Questa metodologia è in contrasto con quella degli indici allineati all’accordo di Parigi, che perseguono la decarbonizzazione tramite il ribilanciamento.

Nonostante l’utilizzo di modelli avanzati, persistono comunque diverse incertezze. Abbiamo già parlato in precedenza delle sfide legate alla costruzione di portafogli allineati agli obiettivi climatici alla luce dell’incertezza delle proiezioni prospettiche nonché di come le affrontiamo. Dal 2023 abbiamo incluso questo aspetto nel nostro processo di costruzione del portafoglio.

La figura 2 mette a confronto la decarbonizzazione dei nostri due portafogli TNZ e quella dei loro benchmark negli ultimi tre anni. Questo parametro mostra la variazione delle emissioni del portafoglio dovuta alle variazioni delle emissioni dei singoli componenti e non a operazioni di ribilanciamento. I nostri portafogli procedono sulla strada della decarbonizzazione a un ritmo più rapido rispetto ai loro benchmark e ci aspettiamo che questa sovraperformance continui ad aumentare a fronte dell’accelerazione del ritmo di riduzione delle emissioni2.

 

FIG 2. Confronto della decarbonizzazione (dal lancio delle strategie TNZ Equity fino a marzo 2024)

Fonte: stime LOIM in base a emissioni SCOPE 1, 2 e 3 al 12 aprile 2024. Il benchmark è l’MSCI World Index. A soli fini illustrativi. I risultati passati non costituiscono un indicatore attendibile dei rendimenti futuri.
 

2. Nuove opportunità in vista

Nella corsa per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni stabiliti dall’accordo di Parigi, i governi di tutto il mondo stanno attuando politiche tese a decarbonizzare le rispettive economie. La dinamica verso un futuro a emissioni zero sta decisamente entrando in una fase più intensa.

Una domanda chiave è: investire nella transizione crea valore? Per rispondere, analizziamo più da vicino la performance delle nostre strategie dal lancio.

 

FIG 3. Performance della componente zero netto dal lancio delle strategie TargetNetZero

Dati al 1° maggio 2024. A soli fini illustrativi. I risultati passati non costituiscono una garanzia di rendimenti futuri.

 

 

Lo stile TargetNetZero ex-Energy esibisce un andamento sostanzialmente piatto dal lancio per entrambe le strategie, il che vuol dire che i mercati non hanno ancora iniziato a scontare le future implicazioni della transizione climatica. Di conseguenza, i rendimenti totali delle nostre strategie sono rimasti indietro rispetto ai benchmark dal lancio: il rendimento netto annualizzato della strategia TargetNetZero Global Equity è stato del 4,8%, rispetto al 5,6% del benchmark, e quello della strategia TargetNetZero Europe Equity del 7,3%, rispetto all’8,1%3.

Dato che il mercato deve ancora scontare la transizione climatica, riteniamo che il pieno potenziale delle nostre strategie debba ancora manifestarsi. 

In una precedente pubblicazione abbiamo ipotizzato che l’impatto sulla crescita di lungo termine delle aziende avrà come effetto complessivo una sovraperformance a due cifre dei nostri portafogli. Dobbiamo tuttavia sottolineare che questo è soltanto uno dei molti canali attraverso i quali la transizione climatica si ripercuoterà sulle valutazioni di mercato.  

 

Le nostre previsioni

Abbiamo motivo di essere ottimisti circa l’andamento delle energie rinnovabili l’anno prossimo. Le nostre previsioni macro per il 2024 sono di un contesto economico più favorevole, che dovrebbe spingere sia il settore finanziario che quello societario a intensificare gli investimenti e accelerare la decarbonizzazione attraverso tecnologie più accessibili, come il solare e i veicoli elettrici.                                                                        

Anche il 2024 avrà le sue sfide: considerata la sensibilità alle dinamiche geopolitiche, il settore del gas e del petrolio risentirà probabilmente di una maggiore volatilità nel prossimo futuro.

Questi fattori sottolineano l’importanza di un approccio d’investimento rigoroso e di una strategia realmente diversificata per la transizione verso lo zero netto. Tutto sta nel mitigare il rischio di transizione e riconoscere l’esigenza di decarbonizzazione dell’intera economia.

A nostro avviso, è questa la strada per contribuire ad accelerare la transizione e al tempo stesso generare rendimenti per gli investitori.

 

 

Fonti.

[1] Gli investimenti e/o le allocazioni possono subire variazioni.

[2] I risultati passati non costituiscono un indicatore attendibile dei rendimenti futuri.

[3] Fonte: LOIM, dati al 30 aprile 2024. Performance indicata: LO Funds – TargetNetZero Global Equity (USD NA) rispetto al suo benchmark MSCI World ND USD e LO – Funds TargetNetZero Europe Equity (EUR NA) rispetto al suo benchmark MSCI Europe ND, dal 30 aprile 2021 al 30 aprile 2024. I risultati passati non costituiscono una garanzia di rendimenti futuri.

 
Scopri di più sulla TargetNetZero equity strategy.

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