ANALISI DEL MERCATO EUROPEO E PERFORMANCE DEL FONDO
A marzo il mercato azionario europeo ha registrato un rendimento del -4,0% (MSCI Europe TR) e i titoli delle small e mid cap misurati dall'MSCI Europe SMID hanno avuto un rendimento del -2,9%.
Dopo due mesi di rendimenti positivi, i mercati azionari europei hanno subito una correzione a causa della cautela degli investitori in vista dell'annuncio dei dazi statunitensi e dell'impatto diretto e indiretto che potranno avere su imprese ed economia.
In Germania è stato annunciato e votato un nuovo pacchetto fiscale che prevede un fondo per le infrastrutture da 500 miliardi di euro, spese per la difesa e un allentamento del freno al debito. Questo aumento della spesa, nella speranza di rilanciare la crescita economica, è un punto di svolta per la Germania dopo decenni di conservatorismo fiscale. La Commissione europea ha inoltre annunciato il nuovo piano Rearm Europe che prevede una spesa di oltre 800 miliardi di euro per la difesa europea. Il piano, volto a rafforzare le capacità militari europee, è una risposta al rapido cambiamento dello scenario geopolitico, caratterizzato da una serie di minacce e sfide crescenti.
In questo contesto, i titoli più performanti dell'MSCI Europe sono stati Thales, Dassault Aviation e Leonardo, mentre Kering, Melrose Industries e Amplifon hanno registrato le performance peggiori.
Per quanto riguarda i settori, Utility e Energia hanno registrato le performance migliori, rispettivamente +5,1% e +4,2%, mentre Consumer Discretionary e Tecnologia dell’informazione sono stati i peggiori, rispettivamente in calo del 12,4% e del 9,5%.
A marzo il Fondo ha registrato un rendimento del -5,5% (classe di azioni NA) rispetto al -4,0% del benchmark di riferimento.
Sottraendo l’apporto negativo dei tre titoli più deboli al contributo delle tre posizioni più performanti, osserviamo che l’impatto complessivo è stato di +8 bps netti.
PERFORMANCE DEI TITOLI: I PRINCIPALI APPORTI POSITIVI E NEGATIVI
APPORTI POSITIVI
I tre migliori contributi del mese sono giunti da Prudential, SPIE e Banca Mediolanum.
Prudential: Prudential è un'azienda leader nel settore delle assicurazioni sulla vita e della gestione patrimoniale con un franchising senza concorrenti in Asia (Giappone escluso). A marzo il titolo ha guadagnato il 13,8% in EUR. La società ha riportato risultati solidi per l'esercizio 2024, con un utile operativo, un dividendo per azione e un capitale totale superiori alle aspettative.
SPIE: SPIE è il leader europeo indipendente per i servizi multitecnici nei settori dell'energia e delle comunicazioni. L'azienda ha riportato ottimi risultati per l'esercizio finanziario e ha presentato una solida guidance finanziaria a medio termine. A marzo il titolo ha guadagnato il 14,8%.
Banca Mediolanum: Banca Mediolanum è una banca e un asset gatherer in Italia e in Spagna. Il titolo ha guadagnato il 9,4% a marzo dopo alcuni report positivi pubblicati d analisti sell-side.
APPORTI NEGATIVI
Le tre posizioni che hanno penalizzato maggiormente la performance del mese sono state Novo Nordisk, Galderma e Inficon.
Novo Nordisk: Novo Nordisk è un'azienda leader a livello mondiale nel settore sanitario, con particolare attenzione per il diabete e l'obesità. Il titolo ha ceduto il 25,9% circa. L'azienda ha pubblicato nuovi dati clinici (REDEFINE 2) sul suo farmaco sperimentale cagrisema e, sebbene siano stati positivi, sono risultati inferiori alle aspettative.
Galderma: Galderma è un'azienda che opera nell’ambito della dermatologia. A marzo il titolo è sceso del 16,4%, dopo che la società ha comunicato i risultati dell'esercizio 2024 e un quarto trimestre al di sotto della attese per la divisione Estetica, a causa della debolezza del mercato statunitense. Tuttavia, la guidance per il 2025 è solida e l’azienda ha indicato la possibilità di conquistare quote di mercato a livello globale e nuovi mercati potenziali.
Inficon: Inficon fornisce al settore dei semiconduttori strumenti di altissimo livello per l'analisi, la misurazione e il controllo dei gas. Inficon ha subito un calo del 17,5% in quanto l'intero settore ha risentito dell'incertezza sui dazi applicati alle apparecchiature per semiconduttori.