Donne e clima: un forte squilibrio

Tavola rotonda in occasione della Giornata internazionale della donna

In occasione della Giornata internazionale della donna che si celebra l’8 marzo in tutto il mondo, Lombard Odier Investment Managers ha ospitato a Londra una tavola rotonda dedicata alle donne e alla crisi climatica.

L’evento si è aperto con un video molto toccante, che mette in luce l’impatto sproporzionato della crisi climatica su donne e ragazze. Le donne rappresentano l’80% del popolo dei rifugiati frutto di catastrofi di origine climatica e cambiamenti globali. 

L’evento, che ho moderato personalmente, si è aperto con la relazione di Christopher Kaminker, responsabile di Sustainable Investment Research & Strategy.

Tra gli altri relatori figuravano Hannah Tucker, fondatrice di Balance Point Ventures, una società di consulenza per la sostenibilità; Katherine Stodulka, direttrice della Blended Finance Taskforce presso SYSTEMIQ; e Mandy Kirby, responsabile strategia e cofondatrice di City Hive, think tank e gruppo di sensibilizzazione indipendente. 

Tutti i relatori hanno posto l’accento sul fatto che le donne dispongono di competenze e abilità inutilizzate che potrebbero favorire soluzioni avanzate in campo climatico e promuovere la prosperità economica a livello globale.

I grandi vantaggi della parità

Christopher Kaminker ha aperto la discussione evidenziando come l’impostazione che sta alla base della filosofia d’investimento di Lombard Odier – la transizione globale verso un’economia CLICTM, ossia circolare, snella, inclusiva e pulita – fornisca un modello per comprendere i rischi e le opportunità derivanti dalle sfide della sostenibilità.

Prendendo spunto dal contributo portato dalle donne presenti nel team sostenibilità e in Lombard Odier, Kaminker ha sottolineato che il totale coinvolgimento di queste ultime all’interno del sistema economico potrebbe aiutare l’umanità ad attenuare il cambiamento climatico e trasformarsi in un motore di crescita, spingendo il PIL globale a 28’000 miliardi di dollari statunitensi su base annua entro il 2025.² Le società che implementano la diversità di genere tendono a essere di maggiori dimensioni, ad avere migliori rendimenti azionari e un tasso di volatilità inferiore, ha affermato.

Ha proseguito osservando che Lombard Odier darà il via a iniziative di stewardship per aumentare la presenza femminile nei consigli di amministrazione e migliorarne il coinvolgimento nelle strategie di sostenibilità in generale, in linea con l’Accordo di Parigi e il Patto per il clima di Glasgow.

“Si tratta di un imperativo a livello planetario e, onestamente, rappresenta un’opportunità di investimento straordinaria,” ha dichiarato.

Il ruolo dell’agricoltura

I relatori hanno messo in evidenza come le statistiche dimostrino quanto una società più equa sia vantaggiosa per tutti coloro che ne fanno parte − attingendo anche ai dati che dimostrano che la scelta di far accedere le donne alle risorse agricole potrebbe far aumentare persino del 30% la produzione agricola.

In Balance Point, Hannah Tucker usa il sistema alimentare come momento culminante per parlare del clima e rendere il tema più tangibile e relazionabile. Il cibo presenta questa caratteristica esclusiva, che lo rende al tempo stesso vittima e carnefice della crisi: il cibo è fortemente vulnerabile alle condizioni meteorologiche estreme, ma le pratiche agricole contribuiscono fino a un quarto delle emissioni di gas serra a livello globale.

Mettere le donne nella condizione di implementare pratiche agricole resilienti ai cambiamenti climatici e attingere alle loro competenze in materia di biodiversità potrebbe avere un impatto maggiore di quanto avrebbe l’investimento nella prossima azienda di lavorazione delle carni a base vegetale, un settore già inondato da capitali, ha affermato Tucker.

Mai dormire sugli allori

Katherine Stodulka, la cui task-force è stata creata per mobilitare capitali a favore di interventi per il clima, ha sottolineato la necessità di localizzare l’agenda climatica e riconoscerne l’impatto nella nostra quotidianità.

Stodulka ha potuto toccare con mano gli effetti della distruzione ambientale in Australia, dove è nata, e comprendere quali sono le implicazioni per i servizi di cure primarie, per l’istruzione e la sicurezza delle donne e per il loro benessere. La sfida sta nell’integrare la parità di genere nell’investimento tradizionale e nelle strategie a favore del clima e nell’evitare di marginalizzare la questione, ha detto Stodulka.

Se da un lato sussiste la necessità di aumentare la presenza femminile nell’ambito di processi e sistemi già consolidati, dall’altro il ciclo perpetuo delle disuguaglianze suggerisce che dovremmo verificare se tali sistemi abbiano bisogno di una trasformazione radicale, ha aggiunto Mandy Kirby. La sua organizzazione collabora con aziende di gestione degli investimenti per creare una società più equa e paritaria. 

Ho concluso sottolineando quanto sia indispensabile per un vero cambiamento che le persone non si adagino: “Seguiamo il gregge perché è la strada più facile da percorrere. Per cambiare un sistema ognuno di noi dovrebbe sposare la logica del “non ho intenzione di accettare”.

Fonti

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