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Circolarità della plastica: perché scegliere il private equity di LOIM?

Plastic circularity: why LOIM private equity?
Christopher Tritten - Head of Private Equity

Christopher Tritten

Head of Private Equity
Victoire Carous - Senior Investment Manager & Co-Lead, LOIM Plastic Circularity

Victoire Carous

Senior Investment Manager & Co-Lead, LOIM Plastic Circularity

In questa sessione di domande e risposte, Christopher Tritten e Victoire Carous, co-lead della strategia Plastic Circularity di LOIM, prendono in esame i vantaggi dell’uso del private equity per l’investimento in un modello circolare, a minore intensità di carbonio per la plastica. I nostri obiettivi di investimento e le consolidate competenze nel private equity e nella sostenibilità mostrano in che modo questa strategia mira a individuare valore per gli investitori.

 

Da sapere 

  • Le criticità e l’innovazione nella filiera della plastica creano opportunità per gli investitori di private equity (PE) che mirano sia all’impatto che a rendimenti finanziari interessanti
  • Il nostro mandato globale si concentra sugli investimenti di PE nei mercati sviluppati con riferimento alla fase di crescita, con un approccio opportunistico rispetto alle altre fasi (capitale di rischio e buyout)
  • Sfruttiamo i potenti canali di ricerca e le ottime capacità di due diligence di LOIM per valutare le opportunità sul piano finanziario, industriale e della sostenibilità
  • Il nostro processo di investimento comprende la verifica delle esternalità negative sui confini planetari

 

In che modo la strategia Plastic Circularity di LOIM1 prevede di affrontare il problema dei rifiuti di plastica?

La soluzione verso una riduzione dei rifiuti in plastica è attuare la transizione verso un modello più circolare, che crea un sistema a circuito chiuso riducendo al minimo i danni alla natura e alla biodiversità provocati dalla produzione e dallo smaltimento della plastica. Oggi le emissioni generate dalla filiera della plastica (produzione e fine vita) rappresentano il 4% di tutte le emissioni2, un valore paragonabile a quello del settore dell’aviazione. Restando sulla traiettoria attuale, fra vent’anni, quelle emissioni potrebbero rappresentare il 20% del budget di carbonio annuale consentito a un aumento della temperatura media globale di 1,5oC3.

Incoraggiare la riduzione delle emissioni di carbonio nel settore della plastica significa ridurre l’uso di derivati del petrolio a favore di materiale riciclato o di materiali di origine biologica. Inoltre, la nostra strategia contribuisce direttamente alla riduzione delle emissioni globali legate alla plastica investendo nel riuso, riparazione e ricarica che cambiano il modo in cui utilizziamo la plastica e ne allungano il ciclo di vita. Infine, la transizione verso la circolarità non può essere conseguita senza un miglioramento e un ridimensionamento su vasta scala delle modalità di raccolta, smistamento e riciclo dei rifiuti di plastica.

  

Quali sono gli obiettivi principali della strategia?

  • Ridurre i rifiuti di plastica evitando o riciclando i rifiuti e promuovendo un modello circolare per la plastica
  • Ridurre le emissioni di gas a effetto serra nella filiera della plastica
  • Conseguire rendimenti netti intorno al 15%4

 

Perché il private equity consente l’accesso privilegiato alle prospettive di investimento?

Facendo ricorso alle società private, gli investitori accedono a segmenti dell’economia non coperti dai mercati quotati in quanto le società private rappresentano una buona parte dell’economia. Negli Stati Uniti, ad esempio, si contano circa 11’000 società private contro appena 2’700 società quotate con ricavi superiori a 100 milioni USD.5 Il mercato azionario quotato comprende società che rappresentano appena lo 0,01% delle imprese statunitensi, mentre il 99,99% circa delle società sono private. Le società private abbracciano un’ampia gamma di attività, comprese aziende giovani, estremamente innovative che sviluppano nuove soluzioni e leader di nicchia, nel relativo settore, a gestione familiare con tecnologie consolidate.

 

Quali sono le competenze di LOIM nel campo del private equity, della sostenibilità e degli aspetti tecnici della plastica?

I team d’investimento interni di LOIM uniscono comprovate capacità nel campo del private equity e della sostenibilità al supporto di partner tecnici e strategici.  Grazie a un’attività di investimento negli attivi privati avviata nel 2007, il nostro team gestisce un portafoglio di oltre 7 miliardi USD che genera un solido track record e beneficia di un’ampia rete di gestori specializzati negli investimenti Tier 1. I nostri consolidati rapporti con questi partner d’investimento ci offrono un accesso privilegiato a un canale completo di opportunità di co-investimento che potrebbero non essere sempre accessibili agli investitori indiretti. Questo è dovuto in parte alla nostra comprovata esperienza in ambito di co-investimento e alla capacità di sottoscrivere e mettere rapidamente in atto le opportunità rilevate, forti delle competenze acquisite in oltre 60 opportunità di co-investimento nel corso degli ultimi 5 anni. Si tratta di un’importante flusso di transazioni per il fondo, che dovrebbe superare la metà del portafoglio della strategia Plastic Circularity, ottimizzata da investimenti diretti selezionati dai nostri esperti che vantano un’esperienza diretta nell’investimento in Private Equity.

La strategia fa leva sulle specifiche competenze interne in materia di sostenibilità di LOIM accumulate da un team di 30 ricercatori e professionisti degli investimenti sostenibili, tre dei quali stanno attivamente collaborando alla strategia. Le nostre partnership strategiche ci consentono di ampliare le nostre capacità e conoscenze e comprendono la Oxford University, E4S (un’unione di università svizzere) e Systemiq, società di consulenza leader in materia di sostenibilità con esperienza specifica nella circolarità della plastica. Inoltre, abbiamo instaurato una stretta collaborazione con l’Alliance to End Plastic Waste (AEPW) che opera da consulente tecnico per aggiornare la strategia in merito ad aree quali tecnologie di riciclo, gestione dei rifiuti o progettazione in materiale plastico. Questa particolare organizzazione ci garantisce di poter contare sui migliori approfondimenti, opportunità d’investimento, creazione del valore e opportunità di rendimento.

Infine, il processo di investimento viene supervisionato da un comitato per gli investimenti costituito esclusivamente da rappresentanti di LOIM, impegnato a garantire che la nostra filosofia di investimento e il nostro quadro di riferimento siano applicati in modo completo e corretto agli investimenti del fondo.

 

Qual è l’approccio di LOIM alle opportunità d’investimento disponibili?

Nell’ambito dei nostri temi d'investimento, rileviamo un flusso di transazioni dinamico e in crescita, con una quota stimata di 700 transazioni nel solo segmento della plastica negli ultimi 5 anni. Siamo in grado di accedere a questo flusso di transazioni grazie ai nostri solidi legami con i gestori di private equity Tier 1 e nell’ambito della filiera della plastica. Il nostro accesso a opportunità e partner d’investimento di alta qualità chiaramente crea degli sbocchi per gli investitori, oltre ad accelerare lo sviluppo delle società in portafoglio e a offrire un’efficace via d’uscita con una buona consapevolezza di ciò che cercano gli investitori societari e finanziari.

Esiste una grande opportunità di trasformare i rifiuti di plastica in una risorsa, in particolare perché le mutevoli tendenze di consumo, le best practice aziendali e il contesto normativo stanno evolvendo per far fronte alle sfide poste dalla gestione dei danni provocati dalle emissioni legate alla plastica. Secondo le stime di settore, l’investimento necessario nella filiera della plastica per assicurare la sua transizione verso una catena di valore circolare nel ramo degli imballaggi rappresenta una potenziale opportunità economica di 1’200 miliardi USD a livello globale entro il 2040.

Il nostro team d’investimento ha già mappato centinaia di transazioni recenti di questo ramo che si trovano in tutte le varie fasi di maturità e questa tendenza dovrebbe accelerare nel periodo di investimento a fronte dei rapidi cambiamenti in corso in questo settore emergente.

Tra i recenti cicli di raccolta fondi figurano un’operazione di Serie C da GBP 50 mln di Modern Milkman6 (novembre 2022), un’operazione di Serie C da USD 91 mln di Amp Robotics (novembre 2022) e un’operazione di private equity di Colombier (novembre 2022).

La recente attività operativa evidenzia più opzioni di uscita con gli IPO (ad esempio Quantafuel6 o Purecycle nel segmento del riciclo avanzato), le acquisizioni societarie (come le acquisizioni di attività di riciclo in Germania, Polonia, Lussemburgo, Spagna e Portogallo da parte delle catene di distribuzione Lidl e Kaufland di Schwarz Group), e l’aumento dell’attività di investimento dei fondi di private equity nel settore (come l’investimento da USD 700 mln di Brookfield Global Transition Fund per la costruzione di una piattaforma di riciclo negli USA).

Un buon caso di studio di investimento è quello della società danese Faerch6, fornitore leader di soluzioni di imballaggio rigide sostenibili per l’industria alimentare, che si è concentrato su un design di prodotto in grado di massimizzare la riciclabilità e che ha acquisito un’attività di riciclo rifiuti nei Paesi Bassi. Advent International (un GP della rete di private equity di Lombard Odier) ha acquisito la società di imballaggio circolare da EQT nel 2017 a un Valore d’impresa pari a EUR 700 mln a giugno 2017. Sotto il controllo di Advent, la società ha aumentato le proprie entrate di oltre il 60% e lo sponsor ha venduto la società ad AP Moller Holding per circa EUR 1,9 mld alla fine del 2020.

La strategia gode di un posizionamento unico che le consente di beneficiare di questa finestra di opportunità tramite l’accesso alle vaste competenze tecniche del Technical Solutions Centre dedicato di AEPW, di cui fanno parte cinque esperti di settore di tre rami estremamente importanti (produzione della plastica, riciclo e imballaggio, gestione e politica dei rifiuti), ognuno dei quali vanta 15-40 anni di esperienza.

Un altro buon esempio relativamente alla fase di crescita è quello di Vinted6, il mercato online lituano per l’abbigliamento di seconda mano. A novembre 2019, Vinted è diventato il primo unicorno lituano dopo avere conseguito una raccolta complessiva pari a EUR 282 mln. A marzo 2021, la valutazione di Vinted era quadruplicata a più di USD 4 mld e la crescita è rimasta stabile da allora.

 

In che modo il team di private equity di LOIM crea valore per le società in cui investe e pertanto sblocca opportunità di investimento positive?

Le nostre reti e le nostre competenze attirano le società perché consentono la creazione di valore in più aree tra cui:

  • Supporto alle imprese beneficiarie degli investimenti per la definizione delle relative strategie, comprese quelle finanziarie
  • Individuazione delle opportunità di crescita nelle nuove tecnologie, nelle aree geografiche, nei vari segmenti o in clienti specifici
  • Assistenza alle imprese beneficiarie degli investimenti riguardo allo sfruttamento di tali opportunità, in particolare agevolando l’introduzione nel settore e fornendo accesso ai talenti e agli esperti di settore
  • Agevolazione dell’uscita dai nostri investimenti tramite l’offerta alle nostre società partecipate di un accesso privilegiato a operatori strategici e altri investitori nel settore della sostenibilità

Inoltre, LOIM offre alle società partecipate le proprie capacità di stewardship per l’ambiente e la sostenibilità, nonché supporto relativamente al reporting sull’impatto previsto dalla strategia (in particolare riguardo alle analisi del ciclo di vita sull’impronta di carbonio), che a nostro avviso sarà sempre più richiesto dai fornitori di capitale.

 

Figura 1. Fasi di investimento e curva dell’innovazione

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Fonte: LOIM. A soli fini illustrativi.

 

Come verranno allocati gli investimenti tra i vari tipi di operazioni, ossia capitale di rischio, fase di crescita, buyout e infrastrutture?

La strategia mira a un portafoglio costituito da 20-30 investimenti principalmente in partecipazioni minoritarie nelle fasi di crescita e sul fronte più opportunistico in strategie di capitale di rischio in fase avanzata, di buyout e di altri attivi privati. Come mostra la figura 1, la nostra strategia comprende:

  • Focus: fase di crescita. Investimento in società relativamente mature che attraversano fasi di trasformazione (come l’ingresso in un nuovo mercato) e che necessitano del supporto di capitale esterno per sbloccare la fase successiva di notevole crescita. Possibilità di determinare i cicli o di effettuare co-investimenti
  • Sul fronte opportunistico: capitale di rischio (Serie A e B). Società con un modello tecnologico/aziendale impegnate nel potenziamento delle proprie operazioni. Possibilità di determinare i cicli o di effettuare co-investimenti
  • Sul fronte opportunistico: buyout. Investimento in società mature che mirano a migliorare l’efficienza e/o al consolidamento nel settore, ad esempio unendo operatori più piccoli per realizzare economie di scala e migliorare la sostenibilità delle operazioni. La strategia investirà in chiave opportunistica in questa fase, di norma posizionandosi come co-investitore insieme ad altri GP della nostra rete
  • Altro: debito o infrastrutture a valore aggiunto.

Rispetto alle operazioni di capitale di rischio, le società nella fase di crescita generano entrate grazie a tecnologia, applicazioni e mercati consolidati, un’economia per unità comprovata e un notevole aumento della crescita che determina un profilo di rischio/rendimento interessante. Le società nella fase di crescita cercano ulteriore capitale per ampliare le proprie operazioni con la possibilità di generare un maggiore impatto positivo (in termini quantitativi) sulla riduzione di rifiuti di plastica e di emissioni GHG rispetto ai progetti precedenti.

Pertanto, riteniamo che le società nella fase di crescita offrano agli investitori una combinazione unica di potenziale di alto impatto e di rendimenti interessanti. Inoltre, per quanto riguarda la circolarità della plastica, rileviamo pochi fondi in grado di investire nella fase di crescita, il che limita la concorrenza.

 

I sostituti della plastica non sono sempre la soluzione migliore per l’ambiente. In che modo LOIM si assicurerà del fatto che le alternative in cui investe non creino problemi in futuro?

Nell’ambito del nostro test per il principio “non arrecare un danno significativo”, il cosiddetto “DNSH”, durante il nostro processo di due diligence verifichiamo sistematicamente l’esistenza di possibili esternalità negative come le emissioni di carbonio, i rifiuti pericolosi, la deforestazione e la biodiversità. Realizziamo una mappa del potenziale impatto negativo della plastica rispetto al quadro di riferimento dei confini planetari per catturare il maggior numero possibile di esternalità. Effettuiamo inoltre un controllo incrociato con la tassonomia dell’UE (l’elenco di attività ritenute sostenibili dall’UE) e con i quadri normativi pertinenti in materia di tecnologia e mercato per assicurarci della sostenibilità dei nostri investimenti. Ad esempio, escluderemmo la bioplastica realizzata da materiali che competono con l’utilizzo del suolo per le derrate alimentari, utilizzano prodotti chimici inquinanti non controllati, o ricorrono alla lignina (un tipo di polimero organico) ricavata da foreste non rigenerative.

 

Per saperne di più sulla nostra strategia di private equity Plastic Circularity, clicca qui.

 

Fonti

[1] Questa strategia non è stata ancora lanciata. Informazioni soggette a modifiche e ad approvazione legale e regolamentare
 
[2] OECD, Global Plastics Outlook, 2022.
[3] Pew Trust and Systemiq, Breaking the Plastic Wave, 2020.
 
[4] Il rapporto rischio / rendimento  obiettivo rappresenta un obiettivo della costruzione del portafoglio. Non rappresenta il rapporto tra risultati passati e rischio e potrebbe non essere rappresentativo dell’effettivo rapporto tra risultati futuri e rischio. Per IRR si intende il tasso di rendimento interno.
[5] I dati fanno riferimento all’economia USA e a società con ricavi superiori a USD 100 mln negli ultimi 12 mesi. Fonte: dati su ricavi e personale: Forbes, Private companies pull economy along, 2015, Capital IQ (gennaio 2014), Banca mondiale, US Census Bureau 2019.
[6] Eventuali riferimenti a società o titoli specifici non costituiscono una raccomandazione all’acquisto, alla vendita, alla detenzione o all’investimento diretto in tali società o titoli. Non si deve in alcun modo ritenere che le raccomandazioni formulate in futuro genereranno una remunerazione o eguaglieranno la performance dei titoli discussi nel presente documento.

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