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Il ritorno al legname per un’economia biologica

Il ritorno al legname per un’economia biologica
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Laurent Joué
Head of Systematic Alternatives e Lead Portfolio Manager  

 Marc Pellaud, PhD
Lead Portfolio Manager    
Thomas Hohne Sparborth, PhD
Head of Sustainability Research
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Alexandre Garrett, CFA
Senior Roadmap Analyst  
 Laura Garcia Velez
Nature Specialist  
 Marc Palahi, PhD
Chief Nature Officer


Questo commento fa parte della serie che illustra le principali tesi d’investimento alla base della nostra strategia Transition Materials. In ciascuno articolo, analizziamo in dettaglio una particolare materia prima, spiegando i fattori potenziali che ne determinano la performance e i rischi. In questa sede, focalizziamo l’attenzione su un materiale da costruzione che sta tornando in auge: il legno.1

 

Aspetti salienti:

  • L’uso del legname come materiale da costruzione sta tornando in auge grazie anche agli sviluppi tecnologici raggiunti con i prodotti in legno ingegnerizzati (Engineered Wood Products, EWP) 
  • I prodotti in legno svolgono un ruolo fondamentale nell’accelerare la transizione verso un’economia dello zero netto, inclusiva e rispettosa della natura 
  • Tuttavia, questo materiale deve fare i conti con sfide ambientali e sociali specifiche. Ad esempio, è indispensabile adottare pratiche di disboscamento sostenibile e impegnarsi a favore della riforestazione. 

 

Legname ed EWP: introduzione

Si dice che l’utilizzo di alberi nella storia della tecnologia risalga almeno a 476’000 anni fa. La prima testimonianza archeologica del loro utilizzo strutturale è quella del sito delle cascate di Kalambo, nel paese oggi noto come Zambia2. Il primo manufatto in legno che si conosca è un frammento di una tavola levigata scoperta in Israele, risalente a oltre 780’000 anni fa3.  

Per legname s’intende il legno lavorato che è stato tagliato e preparato per vari utilizzi nelle costruzioni, nell’edilizia e nella falegnameria. È ottenuto da tronchi raccolti e lavorati in segherie o altri impianti. La sua disponibilità, le proprietà strutturali e la sua rinnovabilità rendono il legname una scelta sempre più diffusa nel settore dell’edilizia, soprattutto per la sua resistenza, durata e per il suo valore estetico. 

I prodotti in legno ingegnerizzati rappresentano un tipo di legname. Il termine EWP fa riferimento a strati di legno – segati o sfogliati – che sono incollati assieme per migliorarne la stabilità dimensionale e le prestazioni meccaniche4. Questi prodotti sono progettati per resistere a un dato livello di sollecitazioni e per soddisfare normative severe nel campo dell’edilizia. Alcuni degli EWP più comuni sono il legno lamellare a strati incrociati (CLT), il legno lamellare incollato (glulam) e il legno lamellare impiallacciato (LVL).

In Europa, Australia e Nuova Zelanda, “lumber” (legname) è talvolta designato con il termine “timber” (tronco di albero tagliato), mentre negli Stati Uniti e in Canada per “timber” s’intendono specificamente i tronchi non lavorati o, addirittura, gli alberi da legname prima dell’abbattimento. 
 

  La rinascita del legname come materiale da costruzione è dovuta essenzialmente a tre fattori:    

  • i progressi tecnologici nella produzione di beni più resistenti e duraturi quali gli EWP hanno reso possibile l’utilizzo del legname anche in edifici alti che richiedono fondamenta più solide;
  • gli EWP contribuiscono a mitigare il cambiamento climatico tramite due importanti meccanismi: sostituzione e stoccaggio di carbonio. Gli EWP hanno una minore impronta di carbonio rispetto a materiali quali acciaio o calcestruzzo, generalmente utilizzati nelle costruzioni. Inoltre, nelle foreste gli alberi sequestrano la CO2 tramite la fotosintesi e immagazzinano carbonio per tutta la durata del ciclo di vita dei prodotti; 
  • gli EWP offrono diversi vantaggi in termini di circolarità, tra cui tempi di costruzione ridotti, miglioramento della produzione e della sicurezza, minori costi di trasporto, minore domanda di materiali, e riduzione del rumore e dei rifiuti.

 

Motori della domanda

Domanda legata a cambiamenti di sistema: > 3/4 della domanda complessiva
Storicamente, per costruire strutture come case ed edifici commerciali si è fatto uso di legname – sotto forma di travi arrotondate o tavole – e si sono realizzati elementi quali strutture portanti, solai, tetti, pareti e mobili. In base alle esigenze di estetica, di resistenza e di durata si utilizzano tipi diversi di legname.

Tuttavia, il legname va incontro a rischi di sostituzione. In primo luogo, il settore compete per le risorse con l’industria dell’imballaggio che utilizza legno in tronchi per produrre la pasta di cellulosa e la carta. In secondo luogo, oggi si utilizzano con maggiore frequenza cemento, mattoni, ferro e acciaio per i vantaggi che offrono in termini di resistenza strutturale e di scarso ingombro. Stesso discorso vale per la plastica, il ferro e l’acciaio che sono spesso impiegati nell’industria del mobile e nel settore dell’imballaggio Ciò è dovuto alle proprietà di leggerezza della plastica e alla solidità del ferro e dell’acciaio.

In futuro, tuttavia, prevediamo una domanda crescente di legname come sostituto di materiali strutturali. Una tendenza significativa riguarda il crescente utilizzo di EWP per sostituire materiali da costruzione basati su combustibili fossili. Questa svolta è in parte dovuta al notevole effetto medio di sostituzione (riduzione dei gas serra) degli EPW che oscilla tra 1,3 e 1,6 kg di CO2 per kg di EWP5.  Questi valori corrispondono alla riduzione delle emissioni di CO2 ottenuta quando materiali come acciaio e cemento sono sostituiti da EWP.

Vantaggi della circolarità degli EWP
L’utilizzo degli EWP è in linea con gli obiettivi di transizione da un’economia basata sui combustibili fossili a una bioeconomia circolare. Quest’ultima non è altro che un modello economico basato sull’impiego di risorse biologiche – quali il legname – seguendo i principi dell’economia circolare6

Inoltre, gli EWP offrono diversi vantaggi rispetto ai materiali da costruzione convenzionali, tra cui un elevato rapporto carico di rottura/peso e una maggiore maneggevolezza. Oggi, le innovazioni che osserviamo nel campo degli EWP sono focalizzate sulla circolarità e sulla prefabbricazione industriale. Questi sviluppi comportano diversi vantaggi per il settore delle costruzioni, quali una riduzione dei tempi dei progetti, miglioramenti in termini di produzione e sicurezza, minori costi di trasporto, minore domanda di materiali e riduzione del rumore e dei rifiuti.

Ad esempio, sostituire una struttura in calcestruzzo con una struttura in legno può far diminuire l’utilizzo totale di materiali che occorrono per costruire un edificio. Infatti, un telaio strutturale in legno può dimezzare il consumo complessivo di materiali nella costruzione e ridurre il suo peso del 70%7. Inoltre, un telaio strutturale più leggero implica un fabbisogno minore di materiali per le fondamenta. 

Implementando questi progressi e annoverando i prodotti in legno ingegnerizzati tra i materiali da costruzione, la bioeconomia può realizzare un uso sostenibile ed efficiente delle risorse e soddisfare al contempo la domanda crescente di prodotti in legno.

Proiezioni della domanda
Le proiezioni indicano che la domanda globale di legname dovrebbe crescere del 6,1% l’anno8 fino al 2030, trainata dalla domanda di pannelli in legno e legname segato. 

I prodotti in legno potrebbero non essere sempre la prima scelta per l’edilizia, ma siamo convinti che la priorità politica accordata alla decarbonizzazione e i miglioramenti ottenuti negli EWP siano fattori che il mercato sottovaluta. La crescente attenzione per i prodotti della bioeconomia e la decarbonizzazione del settore delle costruzioni hanno già iniziato a spostare l’interesse delle maggiori società verso il legname. Secondo un’indagine condotta dall’Unione europea nel 2021, il 67% dei consumatori dell’UE ha acquistato prodotti ecocompatibili, anche se più costosi9.  

FIG 1. Principali caratteristiche di mercato del legname

Valore di mercato USD 334 mld
(2,16 mld di metri cubi, USD 155 per metro cubo)
Principali paesi produttori    UE (26%), Cina (26%), Stati Uniti (19%), Russia (12%), Canada (11%), Brasile (6%)
Principali paesi consumatori Stati Uniti (18%), Cina (12%), UE (10%), Russia (9%), Brasile (7%)
Principali utilizzi Costruzioni e mobili sotto forma di tronchi da trancia e tronchi per impiallacciatura (54%), segato (22%), pannelli di legno (18%), pannelli di cartonfibra (6%)

Fonti: Calcolo LOIM, Food and Agricultural Organisation, Statistica. Dati aggiornati al 2022.
 

Risorse

  • Risorse primarie:  legno in tronchi
  • Risorse secondarie: legno riciclato o recuperato, riconvertito per varie applicazioni, sottoprodotti di segheria. Promuovono i principi dell’economia circolare
     

FIG 2 & 3. Principali utilizzi del legname e produttori per paese

Fonte: Statistiche forestali (fao.org).
Fonte: Produzione globale di legname 2022, per paese e tipologia | Statista.

 

Lavorazione del legname

Il processo di trasformazione di tronchi allo stato grezzo in prodotti di legno utilizzabili consta di varie fasi. Si comincia raccogliendo gli alberi nelle foreste e trasportandoli alle segherie o agli impianti di lavorazione del legno. I tronchi sono poi tagliati in dimensioni gestibili. Possono anche essere sottoposti a scortecciatura, rimuovendo lo strato esterno. Successivamente, i tronchi sono segati, selezionati e calibrati in base a criteri di qualità e di caratteristiche del legno per garantire che i prodotti soddisfino determinati standard e siano adatti alle applicazioni previste. A seconda dell’uso che se ne deve fare, è possibile aggiungere altre fasi di lavorazione quali essiccazione, piallatura e rivestimento. Per gli EWP, le fasi aggiuntive comprendono l’incollaggio dei diversi strati di materiale per creare compositi con proprietà costruttive ottimizzate. 


Edifici di pregio in legno

Fonte: NinaRundsveen, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons.
 

La tesi di LOIM

Il legno svolge un ruolo cruciale nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. L’effetto duale dell’urbanizzazione e della decarbonizzazione si tradurrà in un numero maggiore di nuove abitazioni e in edifici più puliti, a basse emissioni di carbonio, realizzati in legno. Ci aspettiamo che il legno sostituisca l’acciaio e il cemento, con nuove forme di EWP più resistenti e più versatili. Schemi di carbon pricing incentivano la sostituzione del cemento, il che crea vantaggi aggiuntivi per alcuni fornitori generando crediti di carbonio.

Tuttavia, l’offerta di legname è vincolata dal tasso di crescita a lungo termine delle foreste di piantagione produttive e dall’estensione limitata di terre disponibili. Inoltre, il cambiamento climatico accentua l’intensità, la frequenza e la scala degli incendi e delle infestazioni di parassiti nelle foreste gestite in modo non sostenibile, il che fa diminuire l’offerta di legname. A causa dei rischi climatici e ambientali, il legno in quanto materiale sostitutivo sarà verosimilmente accompagnato da una domanda crescente di legname con certificazione di sostenibilità emessa da programmi come il Forest Stewardship Council (FSC) o il Program for the Endorsement of Forest Certification (PEFC). Ciò potrebbe creare ulteriori pressioni al rialzo sui prezzi.

Dal punto di vista della modellizzazione, riteniamo che la domanda globale di legname crescerà dai 1’405 miliardi di m3 del 2022 a 2’248 miliardi di m3 entro il 2030, rispetto alle previsioni di consenso10 che indicavano 1’825 miliardi di m3. Ciò equivale a un tasso di crescita composto annuo (CAGR) del 6,1%. Al tempo stesso, si prevede una carenza dell’offerta globale, che creerà entro il 2030 un deficit di approvvigionamento stimato al 6%.

FIG 4. Legname: previsioni della domanda/offerta al 2030 (mln)

Fonte: Calcoli LOIM. Global Timber Outlook 2020, Gresham House.

Oltre a questi calcoli, abbiamo effettuato un’analisi qualitativa per rispecchiare meglio le incertezze a lungo termine. Per quanto riguarda la domanda, abbiamo stimato che il legname potrebbe trarre benefici sostanziali dai cambiamenti di sistema e che la sostituzione della domanda è attualmente moderata. Tuttavia, i rischi dal lato dell’offerta sono ancora elevati in quanto il cambiamento climatico accentua il pericolo di incendi e di nuovi parassiti. Ciò rafforza la nostra ferrea convinzione che il legname sarà un materiale di transizione. 

FIG 5. Legname: matrice delle convinzioni

Riserve geologiche  Esposizione alla transizione Crescita della domanda al 2030 Gap dell’offerta al 203011 Potenziale teorico di sostituzione12   Aumento potenziale del riciclo Rischio di interruzione dell’offerta (*)12 Convinzione alfa 
100% della domanda nel 2030 6% di CAGR 6%   8%   6% Alto  Alto

(*) stimato sulla concentrazione della produzione globale a livello paese e sulla governance dei paesi fornitori, inclusi gli aspetti ambientali. Fonte: calcoli LOIM aggiornati a dicembre 2023.
 

Considerazioni ambientali e/o sociali

È necessario tener conto di diverse questioni ambientali e sociali connesse alla produzione e all’utilizzo di legname.  

Questioni ambientali - Un disboscamento non sostenibile può provocare non solo la deforestazione e la perdita di habitat e di biodiversità, ma anche l’erosione del suolo, e può contribuire al cambiamento climatico. I programmi di certificazione quali FSC o PEFC forniscono direttive per una gestione responsabile delle foreste e aiutano i consumatori a individuare il legname proveniente da fonti sostenibili. 

Sebbene la certificazione sia cruciale per spingere il settore ad adottare un livello minimo di prassi ambientali, l’obiettivo ultimo è l’integrazione di Soluzioni basate sulla natura (Nature-based Solutions, NbS) nei modelli operativi del settore. Accettando le NbS, l’industria del legname può mitigare i rischi ambientali e climatici esistenti rafforzando al contempo il suo ruolo nella bioeconomia. Questo approccio non solo contribuisce ad affrontare le sfide ambientali, ma assicura anche che i servizi ambientali vengano mantenuti e potenziati durante l’intero ciclo produttivo. 

I rifiuti e i sottoprodotti generati dalle segherie e dagli impianti di lavorazione del legno sono significativi. Si stima che oggi circa l’80% dei rifiuti di legname non viene riciclato, il che equivale approssimativamente a 165 milioni di tonnellate di emissioni di carbonio. Un’adeguata gestione dei rifiuti può contribuire a minimizzare gli impatti ambientali. I sottoprodotti possono essere utilizzati per la produzione di energia e lavorati per ottenere prodotti a valore aggiunto quali, ad esempio, i pannelli in legno composito. 

Nelle diverse fasi di lavorazione del legname si fa uso di acqua. Prassi efficienti di gestione idrica, quali il riciclo e il trattamento delle acque reflue, possono contribuire a minimizzare l’utilizzo di acqua e prevenire l’inquinamento. Un uso responsabile di prodotti chimici e l’adeguato smaltimento delle sostanze chimiche utilizzate nella lavorazione del legname sono essenziali per prevenire la contaminazione ambientale.
 
La gestione a fine vita, la promozione del riciclo, il riutilizzo e la riconversione possono contribuire ad allungare il ciclo di vita del legname e a ridurre la domanda di nuovi materiali.

Questioni sociali – Tradizionalmente, molte foreste del pianeta sono possedute o gestite da comunità indigene. Riconoscere queste comunità e avviare con loro un dialogo può contribuire ad assicurarsi la loro partecipazione e la condivisione dei benefici, oltre a tutelare il loro patrimonio culturale.
 

Analisi di mercato

Il legname è scambiato sulla Chicago Mercantile Exchange (CME). La CME negozia un contratto di 27’500 board feet, con regolamento fisico. Il ciclo di quotazione dei future comprende scadenze in gennaio, marzo, maggio, luglio, settembre e novembre. Il contratto future su legname prevede la consegna di diverse specie quali l’SPF13 (SPF timbrato), abete Douglas-larice e Tsuga-abete. I contratti sono quotati in dollari statunitensi14

Il prezzo del legname è perlopiù influenzato da:

  • offerta e domanda. Tra i fattori che incidono sulla domanda figurano i progetti per la costruzione di abitazioni e infrastrutture, ma anche le condizioni economiche globali
  • dazi e politiche commerciali. Le politiche commerciali possono produrre un impatto significativo sui prezzi del legname. I dazi imposti sul legname importato possono aumentarne il costo in diversi mercati
  • il dollaro statunitense. Il legname è quotato in dollari statunitensi 
  • energia e costi di produzione. Le segherie e gli impianti di lavorazione del legno hanno bisogno di energia, ma anche di mezzi di trasporto. Le oscillazioni dei prezzi dell’energia possono incidere sul prezzo del legname
  • normative e politiche dei governi. Quelle relative alla gestione forestale, alla protezione ambientale, alle condizioni di lavoro e all’interscambio possono incidere sul costo di produzione del legname. 
  • catastrofi naturali ed eventi climatici. Gli uragani, gli incendi e le infestazioni di insetti possono influenzare notevolmente i prezzi del legname. Anche altri eventi climatici quali siccità o piogge abbondanti possono condizionare la crescita delle foreste e la qualità e disponibilità del legname


FIG 6. Prezzo del legname  

Fonte: Bloomberg, CME-Chicago Mercantile Exchange. A soli fini illustrativi. 
 

Argomentazione della tesi

Le prospettive che formuliamo per il legname sono sostanzialmente determinate dalle seguenti dinamiche:

  • politica e normativa di decarbonizzazione. Riteniamo che gli impegni nei confronti dell’obiettivo dello zero netto e la spinta alla decarbonizzazione nel settore delle costruzioni faranno da traino alla domanda di prodotti in legno quali gli EWP, in quanto sostituti di materiali basati su combustibili fossili come l’acciaio, il ferro e il cemento.
  • innovazione con prodotti in legno ingegnerizzati. Gli EWP come il CLT e altri legni lamellari offrono una maggiore solidità e resistenza rispetto ai prodotti in legno tradizionali utilizzati nel settore delle costruzioni. Questo miglioramento della qualità accrescerà il clima di fiducia nei confronti del legname e porterà, a nostro avviso, a un suo maggior utilizzo.

     

fonti.

1  Eventuali riferimenti a società o titoli specifici non costituiscono una raccomandazione all’acquisto, alla vendita, alla detenzione o all’investimento diretto in tali società o titoli. Non si deve in alcun modo ritenere che le raccomandazioni formulate in futuro genereranno una remunerazione o eguaglieranno la performance dei titoli discussi nel presente documento. 
2  Barham et al. Evidence for the earliest structural use of wood at least 476,000 years ago. Nature 622, 107-111 (2023). 
3  Goran-Inbar, N., Werker, E. & Feibel, C. S. The Acheulian Site of Gesher Benot Ya’aqov, 
Israel: The Wood Assemblage (Oxbow, 2002), Belitzky, S., Goren-Inbar, N. & Werker, E. A Middle Pleistocene wooden plank with man-made polish. J. Hum. Evol. 20, 349–353 (1991)
4  Hurmekoski, E. 2017. How can wood construction reduce environmental degradation? European Forest Institute.
5  Hetemäki, L., Palahí, M. and Nasi, R. 2020. Seeing the wood in the forests. Knowledge to Action 01, European Forest Institute. ttps://doi.org/10.36333/k2a01
6  Secondo la Ellen Macarthur Foundation, questi principi sono: l’eliminazione dei rifiuti e dell’inquinamento, la circolazione di prodotti e materiali al loro massimo valore e la rigenerazione della natura.
7  Hurmekoski, E. 2017. How can wood construction reduce environmental degradation? European Forest Institute.
8  Fonte: calcoli LOIM, utilizzando dati provenienti da fonti che comprendono Global Timber Outlook 2020, Gresham House.
New consumer survey shows impact of COVID-19 (europa.eu)
10  Global Timber Outlook 2020, Gresham House.
11  Fonte: calcoli LOIM.
12  In base agli studi dell’UE sulle materie prime critiche.
13 SPF è l’acronimo inglese che designa l’abete rosso, il pino e l’abete, un abituale raggruppamento di alcune conifere orientali.
14  Fonte: CME.

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