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3 anni delle strategie di credito TargetNetZero Investment Grade

3 anni delle strategie di credito TargetNetZero Investment Grade
Ashton Parker - Head of Credit Research e Senior Portfolio Manager

Ashton Parker

Head of Credit Research e Senior Portfolio Manager
Erika Karolina Wranegard - Portfolio Manager, Fixed Income

Erika Karolina Wranegard

Portfolio Manager, Fixed Income
Christelle Curt-Cognac - Client Portfolio Manager, Fixed Income

Christelle Curt-Cognac

Client Portfolio Manager, Fixed Income

La combinazione Credit High-Conviction e allineamento climatico è la caratteristica distintiva delle nostre strategie TargetNetZero Investment Grade (TNZ IG), al loro terzo anniversario. Analizziamo nel dettaglio la loro origine ed evoluzione nonché le prospettive degli investimenti obbligazionari allineati all’Accordo di Parigi.  

 

Da sapere:

  • Questo trimestre le nostre strategie Credit High-Conviction e a basso turnover TargetNetZero Global ed Euro IG compiono tre anni dal lancio
  • Utilizzano la nostra metodologia proprietaria dell’aumento implicito della temperatura (Implied Temperature Rise, ITR) per individuare aziende con strategie di riduzione delle emissioni allineate al target di 1,5°C e verificare se il portafoglio nel suo complesso è in linea con il raggiungimento di questo obiettivo
  • Dopo aver superato con successo le difficoltà del 2022, le strategie continuano a concentrarsi sui fondamentali societari e l’analisi prospettica della temperatura continua a sostenere i loro obiettivi finanziari e climatici

 

Duplice convinzione

Crediamo sia nostro dovere aiutare i clienti a gestire i rischi e cogliere le opportunità d’investimento associati alla trasformazione strutturale dell’economia globale. Inoltre, siamo profondamente convinti che un approccio di investimento per il  net-zero davvero realizzabile debba puntare sulle aziende nei settori con emissioni difficili da abbattere, poiché queste sono necessarie per la crescita economica e possono ridurre le emissioni in modo significativo. Non solo le società impegnate nella decarbonizzazione in queste aree contribuiscono ad accelerare il passaggio verso il net-zero, ma riducono anche la propria esposizione ai rischi di transizione, fisici e di responsabilità civile e possono adattare i loro modelli operativi a un contesto di 1,5°C.

Le nostre strategie TNZ IG sono state lanciate a fine aprile 2021, lo stesso anno in cui la Banca centrale europea ha varato il suo piano di azione sul cambiamento climatico e adottano un approccio high conviction a basso turnover per investire in titoli investment grade (IG), con la possibilità di detenere un massimo del 20% in posizioni high yield (HY) in modo opportunistico. Per raggiungere i loro obiettivi di performance e climatici, le strategie puntano su obbligazioni cosiddette green label, sostenibili o sociali in base alle opportunità e senza obiettivi specifici di allocazione.

Dato che queste strategie promuovono caratteristiche ambientali o sociali, sono classificate come prodotti articolo 8 del regolamento europeo relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR). 
 

Obiettivo Net-Zero

L’esigenza di compiere la transizione verso un’economia globale a zero emissioni è la grande sfida dei nostri tempi e crea rischi e opportunità d’investimento. L’impegno ad affrontare il cambiamento climatico è sentito a livello globale: circa 145 paesi si sono impegnati ad azzerare le emissioni, tra cui grandi economie come Stati Uniti, Cina, UE e Giappone.

Le nostre strategie TNZ IG Global ed Euro sono allineate agli obiettivi dell’Accordo di Parigi. I loro obiettivi climatici principali sono:

  • puntare a un aumento implicito della temperatura (ITR) pari o inferiore a 2°C 
  • detenere almeno il 10% del portafoglio in investimenti sostenibili
  • avere un’esposizione a società ad impatto negativo inferiore almeno del 30% rispetto al benchmark
     

Per raggiungere questi obiettivi usiamo vari strumenti proprietari sviluppati dal nostro team di sostenibilità interno e ci avvaliamo della sua ricerca leader di mercato in aree come:

  • valutazione delle emissioni per tutti gli scope, comprese le emissioni scope 3 indirette rilevanti
  • stime prospettiche delle emissioni e dell’ITR
  • monitoraggio continuo e rivalutazione dei progressi della decarbonizzazione
  • impegno e stewardship incentrati sul clima

 

Allineamento climatico: il nostro approccio proprietario

Nello sviluppo delle strategie abbiamo valutato numerosi parametri di investimento per costruire portafogli a basse emissioni volti a misurare l’esposizione differenziale di settori, società e titoli ai rischi e alle opportunità climatiche e ai relativi rischi finanziari. Ma, a nostro avviso, non erano sufficienti per investimenti di lungo termine nella transizione verso il net-zero. Dunque, anziché utilizzare l’impronta di carbonio retrospettiva, abbiamo lavorato per implementare un approccio prospettico.

A partire dal concetto di ITR, abbiamo messo a punto una metodologia proprietaria basata su dati scientifici mirata a tracciare la traiettoria di decarbonizzazione di settori e aziende. In questo modo possiamo valutare l’allineamento degli emittenti a un futuro a emissioni zero applicando un’analisi discrezionale basata su scenari. Il nostro parametro ITR, citato da organizzazioni autorevoli come il Portfolio Alignment Team della Task Force on Climate-Related Financial Disclosures, ci permette di esprimere con un numero sintetico la sfida climatica altamente complessa che devono affrontare società e portafogli. 

In base ai percorsi di decarbonizzazione previsti a livello di settori e regioni, il nostro parametro ITR fornisce un’analisi delle impronte ambientali e dei percorsi di transizione tipici di ogni settore in uno scenario climatico di 2°C. Ci mette quindi in grado di individuare e privilegiare le società attive in settori con emissioni difficili da abbattere (come agricoltura, calcestruzzo, acciaio, prodotti chimici, energia, materiali, costruzioni e trasporti) che in questo momento producono elevate emissioni di carbonio ma stanno implementando strategie di decarbonizzazione credibili per il futuro.  

Poiché le società con bassi punteggi ITR hanno il potenziale di contribuire in misura particolarmente significativa a raffreddare l’economia, le chiamiamo “cubetti di ghiaccio”. Al tempo stesso cerchiamo di identificare ed evitare i “tizzoni ardenti” (le società con alti punteggi ITR che probabilmente rimarranno su una traiettoria di elevate emissioni), che rischiano di diventare attivi bloccati o di non essere più in grado di operare con successo in un mondo net-zero. 

FIG 1. Attuale allineamento delle strategie TargetNetZero a una gamma di scenari climatici

Fonte: LOIM, dati a marzo 2024. A soli fini illustrativi. I parametri possono subire variazioni.
 

L’attrattiva degli ibridi

Il nostro parametro ITR ci consente di identificare gli emittenti che stanno implementando una strategia di decarbonizzazione credibile allineata all’Accordo di Parigi e che dovrebbero essere relativamente meno esposti ai rischi di transizione rispetto ai concorrenti nello stesso settore. Ci aspettiamo che queste società riescano ad adattarsi meglio al passaggio a un’economia a basse emissioni, offrendo ai nostri analisti maggiore fiducia sulla tenuta del modello di business dell’emittente nel lungo termine. 

Laddove nutriamo la massima convinzione e fiducia nelle prospettive di un emittente nel lungo termine, investiamo in una fascia più bassa della struttura del capitale per beneficiare del potenziale di rendimenti maggiori. Questo approccio ci ha portato ad avere un sovrappeso strategico nel debito subordinato (comprese le obbligazioni societarie ibride e i titoli Tier 2 e AT1) degli emittenti finanziari.

In termini di rating, in generale i titoli societari ibridi hanno un rating inferiore di due notch rispetto a quello dell’emittente, poiché sono subordinati nella struttura del capitale ed esiste il potenziale di differimento della cedola. In caso d’insolvenza il recupero sarebbe minimo, ma trattandosi di obbligazioni di emittenti IG ci aspettiamo che il rischio di default sia vicino a zero.

Abbiamo maturato una notevole esperienza nell’investimento in titoli subordinati e il team di Lombard Odier Investment Managers Fixed Income investe in questo segmento dal suo lancio, che risale a più di vent’anni fa. La nostra strategia TNZ ha quindi una spiccata preferenza per questo tipo di debito subordinato, che offre caratteristiche finanziarie potenzialmente interessanti e al tempo stesso contribuisce a finanziare un futuro net-zero e ad allineare i portafogli degli investitori a questo scenario.
 

Impegno Net-Zero

Mettiamo la stewardship al centro del nostro approccio d’investimento sostenibile, integrando l’impegno lungo l’intero ciclo di vita dell’investimento mediante un team di stewardship attivo nelle varie asset class. L’impegno con le aziende e la partecipazione costruttiva in qualità di stakeholder ci aiutano a confermare e riconfermare che le società in cui investiamo sono allineate alla transizione alla sostenibilità e sono quelle meglio posizionate per trarne beneficio.

Innanzitutto cerchiamo di capire a che punto si trovano le aziende nel loro percorso verso la sostenibilità, per poi proporre in modo costruttivo i cambiamenti che ci sembrano necessari per il successo. Le società che dimostrano una ferma intenzione di decarbonizzare potrebbero essere classificate come cubetti di ghiaccio una volta che trasformano l’intenzione in azione. Al contrario, le aziende che dimostrano di non volersi impegnare o adattare sul piano delle strategie corrono il rischio di diventare tizzoni ardenti.
 

Progressi pragmatici

Lo sviluppo di un parametro ITR proprietario come parte integrante del nostro approccio prospettico all’investimento climatico ha rappresentano un importante passo avanti nel nostro percorso verso gli investimenti sostenibili.

Come tutte le nuove discipline, gli investimenti sostenibili hanno compiuto una notevole evoluzione. In virtù della convinzione di una partecipazione attiva, ci impegniamo a fare la nostra parte per assicurare che questa disciplina sia basata su solidi principi e si evolva fino a esprimere il suo pieno potenziale. Crediamo che il rigore e la trasparenza siano vitali per raggiungere questo obiettivo e pertanto accogliamo favorevolmente i miglioramenti normativi e supportiamo una maggiore standardizzazione, di pari passo con un dibattito critico misurato sulle sfide legate agli investimenti sostenibili nel quadro degli interventi mirati a trasformare l’economia reale in un modello net-zero.

Lavoriamo per migliorare continuamente la nostra metodologia. In particolare, al momento stiamo affrontando queste sfide:

  • ottenere una standardizzazione della comunicazione dei dati
  • affrontare il modo in cui i revisori verificano le pretese di sostenibilità
  • misurare l’ITR delle società finanziarie e dei loro portafogli
  • includere società con un ITR più elevato ma con prodotti essenziali per ridurre il riscaldamento globale 

 

Un 2022 difficile, ma le obbligazioni (sostenibili) sono tornate

Il nostro approccio high convinction inidica che siamo preparati ad assumere un rischio (calcolato) maggiore rispetto al benchmark e possiamo detenere fino al 20% in titoli HY per raggiungere i nostri obiettivi di performance.

Nel 2022 l’elevata volatilità del mercato ha impattato i rendimenti di portafoglio e ha pesato sulla performance delle strategie dal lancio. Nei tre anni al 30 aprile 2024 la strategia TNZ Europe IG ha perso il 2,8% annualizzato, rispetto al -2,5% del benchmark, e la TNZ Global IG ha lasciato sul campo il 4,5% annualizzato contro il -4% del benchmark su base netta rispettivamente in EUR e USD1

Tuttavia, abbiamo mantenuto le nostre convinzioni di lungo termine durante tutto il periodo di rialzo dei tassi e di sentiment negativo del 2022. Questo orientamento ha favorito i portafogli. Grazie a queste posizioni (soprattutto quelle detenute nel debito di società immobiliari e la nostra esposizione al debito subordinato), nell’ultimo anno TNZ Europe IG ha guadagnato il 7,2% contro il 5,1% del benchmark e TNZ Global IG è salito del 2,7% rispetto all’1,5% del benchmark su base netta rispettivamente in EUR e USD1.

FIG 2. Performance a un anno delle strategie TargetNetZero European e Global IG

Fonte: LOIM, dati al 9 maggio 2024. Il grafico illustra la performance delle strategie TargetNetZero IG Global NA (USD) e TargetNetZero IG Europe NA (EUR) rispettivamente rispetto ai benchmark Bloomberg Barclays Global Aggregate Corporates e Bloomberg Euro-Aggregate Corporates TR Index, dal 30 aprile 2023 al 30 aprile 2024. Le performance passate non costituiscono garanzia di risultati futuri.
 

Verso l’obiettivo

L’inflazione sta lentamente rallentando e le banche centrali puntano a ridurre i tassi di interesse nella seconda metà del 2024. A nostro avviso, questa prospettiva riduce il rischio di default e in generale crea un contesto favorevole per gli investimenti di lungo termine nel reddito fisso rispetto alla liquidità, e per il debito subordinato in particolare. Al contempo procede la transizione energetica e le installazioni di pannelli solari e turbine eoliche hanno comunque superato le nostre attese in un anno difficile per il settore. 

Questo contesto, abbinato alla nostra analisi attiva e integrata del credito e delle emissioni, rafforza la nostra convinzione nella capacità delle strategie TNZ IG di raggiungere gli obiettivi finanziari e climatici del cliente. 
 

Scopri di più sulla TargetNetZero Investment Grade strategy.

fonte.

[1]  LOIM, dati al 9 maggio 2024. Il grafico illustra la performance delle strategie TargetNetZero IG Global NA (USD) e TargetNetZero IG Europe NA (EUR) rispettivamente rispetto ai benchmark Bloomberg Barclays Global Aggregate Corporates e Bloomberg Euro-Aggregate Corporates TR Index. Le performance passate non costituiscono garanzia di risultati futuri.
 

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